Politica - 24 novembre 2025, 14:20

A Torino pochi o nessun lavaggio per i bidoni, Fissolo (Moderati): "Contenitori della differenziata sporchi"

Il capogruppo va all'attacco: "Rivedere contratto Amiat su questo punto"

Foto d'archivio

Foto d'archivio

Bidoni per la raccolta differenziata sporchi e maleodoranti a Torino. Un disagio segnalato da numerosi cittadini, soprattutto in estate. A raccogliere la problematica il capogruppo comunale dei Moderati Simone Fissolo, con un'interpellanza sulla gestione dei rifiuti “porta-a-porta” discussa oggi in Sala Rossa.

La raccolta differenziata - ha spiegato il consigliere di maggioranza - è fondamentale per la sostenibilità ambientale, ma bisogna garantire igiene e decoro urbano. I cittadini lamentano una scarsa frequenza dei lavaggi dei contenitori da parte degli addetti, operazione che invece è prevista dal contratto con Amiat”.

I numeri 

A Torino sono presenti complessivamente 239.785 contenitori per il porta a porta, divisi tra organico (36.155), vetro e lattine (36.459), plastica (13.707), non recuperabile ( 81.288) e carta (72.176). A fornire i numeri in Consiglio Comunale l'assessore alle Politiche Ecologiche Chiara Foglietta.

Nel 2024 e nel primo semestre 2025 sono stati lavati 30mila contenitori dell'organico, 2mila di vetro e lattine, 11mila non recuperabili e 48mila della carta. In un anno e mezzo non è stato sciacquato nessuno bidone della plastica.

"4 lavaggi dei bidoni dell'organico e RSU"

"Nel periodo estivo - ha aggiunto Foglietta - al fine di abbattere gli odori e sanificare le attrezzature, vengono inseriti nei contenitori delle pastiglie enzimatiche dopo lo svuotamento degli stessi". Critico il capogruppo dei Moderati Fissolo, anche perché il contratto di servizio tra la Città e Amiat prevede "quattro lavaggi l’anno dei bidoni di rifiuti solidi urbani e organico, e un lavaggio annuale dei bidoni per carta plastica e vetro". 

Fissolo (Moderati): "Rivedere il contratto"

"Dalla risposta mi pare chiaro che non tutti i bidoni vengono lavati, non viene rispettato il numero di lavaggi per cassonetto e non viene comunicato ai cittadini l'avvenuto lavaggio. Forse bisognerebbe rivedere il servizio o il contratto su questo punto" conclude.

Cinzia Gatti

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