Viabilità e trasporti - 24 novembre 2025, 19:07

I Minuetto tornano in pista: "Ma niente corse dirette da Torino a Ceres"

Dai depositi vandalizzati ai binari nel 2026. Magazzù: "Non limitiamoci ad arrivare a Germagnano"

I treni Minuetto

I treni Minuetto

I Minuetto tornano in pista. A inizio del 2026 i primi convogli ex Gtt saranno di nuovo attivi sulla tratta Germagnano-Ceres, dopo anni di abbandono nei depositi del Canavese. Lo ha confermato l’assessora alla Viabilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, rispondendo all’interpellanza presentata dal consigliere del Partito Democratico, Valentino Magazzù, che chiedeva chiarimenti sul futuro della linea e sul materiale rotabile destinato al servizio.

Secondo quanto comunicato, per la riattivazione della tratta montana non sarà necessario acquistare nuovi treni. A coprire il servizio saranno infatti gli Ale 501-502 “Minuetto”, già presenti nella flotta Trenitalia Piemonte e considerati adeguati alla domanda prevista: circa 145 posti a sedere, più che sufficienti rispetto ai numeri storici della linea, che nel 2022 contava una media di 80 passeggeri al giorno nei feriali.

I 19 treni "dimenticati"

La vera novità riguarda, per l'appunto, i 19 elettrotreni Ttr ex Gtt, per anni lasciati a degradarsi nei depositi di Germagnano, Mathi, Cirié, Rivarolo e Fossano. Imbrattati dai writers, vandalizzati e trasformati in scenografia per video da social, questi convogli sono oggi protagonisti di un’operazione di recupero da 37,9 milioni di euro, finanziata dalla Regione Piemonte tramite la convenzione siglata con AMP nel settembre 2025.

I treni sono attualmente in lavorazione nelle officine di Foligno e Foggia, dove vengono sottoposti a interventi di manutenzione straordinaria, aggiornamenti tecnologici, adeguamento normativo e miglioramento del comfort. La consegna delle prime unità è prevista proprio nei primi mesi del 2026, consentendo di reinserirle nei servizi regionali, a cominciare dalla tratta Germagnano–Ceres.

Niente corsa diretta Torino–Ceres

Foglietta ha inoltre ribadito che non sarà possibile attivare corse dirette Torino–Ceres. Le caratteristiche della tratta montana - peso assiale ammesso, pendenze e raggi di curvatura - impediscono l’utilizzo degli stessi treni ad alta capienza impiegati sulla Torino-Germagnano, come i Rock da 592 posti. Sulla tratta montana, storicamente meno frequentata, la rottura di carico resta dunque inevitabile.

Ipotesi potenziamento nel weekend

Attualmente il contratto di servizio garantisce otto corse giornaliere nei soli feriali, ma è allo studio un possibile ampliamento, con nuove corse e l’estensione ai fine settimana, anche in ottica turistica.

Restano aperti i problemi sull’integrazione tariffaria tra Trenitalia e Gtt: l’app Trenitalia non dialoga con i sistemi di validazione della metropolitana e la reintroduzione di un biglietto integrato simile al vecchio “U” comporterebbe difficoltà economiche nella ripartizione dei ricavi.

"Bene sapere quali treni verranno utilizzati, così come l'ampliamento (ipotetico) delle corse - ha replicato Magazzù -. Ma male sapere che la linea sarà Torino-Germagnano e non Torino-Ceres, sarebbe il caso di sperimentare di nuovo questo servizio. Anche le corse nel weekend per Ceres restano in forse, così come i tanti dubbi sul biglietto unico (compresi i costi). Altre due note dolenti".

Philippe Versienti

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