Economia e lavoro - 25 novembre 2025, 19:11

Manca la quadra sui conti Gtt, servono 11 milioni: “Ma non aumenteremo il costo dei biglietti”

Per la Città la strada è ancora lunga. Mentre per la Regione l’accordo è vicino. Intanto sulla cessione delle corse extraurbane la Cgil abbandona il tavolo e minaccia lo sciopero

Gtt, servono 11 milioni: le parole degli assessori Gabusi e Foglietta

Gtt, servono 11 milioni: le parole degli assessori Gabusi e Foglietta

“La strada, ahimè, è ancora lunga”. A dirlo è l’assesora alla Mobilità della città di Torino Chiara Foglietta all’indomani dell'incontro tra gli “attori" della trattativa sui trasporti in città. Attorno al tavolo c’erano, oltre a Foglietta, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, l'assessora al bilancio della Città Gabriella Nardelli, i vertici Gtt e i sindacati. Il rebus del trasporto pubblico torinese si gioca tutto su un ammanco di 11 milioni e un nodo politicamente esplosivo che aleggia: l’aumento del costo dei biglietti.

Servono 11 milioni 

L’ipotesi non è formalmente sul tavolo, ma c’è una certezza: per garantire la tenuta economica del servizio in vista della nuova gara d’affidamento non bastano quei 180 milioni annui che devono fare i conti con costi lievitati causa inflazione. Il contesto è quello del nuovo contratto di servizio per il trasporto torinese, che Regione e Comune vogliono affidare ancora a Gtt tramite gara in house. La Regione si è detta pronta a coprire metà del fabbisogno di quegli 11 milioni. Il contratto dovrà comunque passare al vaglio dell’Autorità dei trasporti, che potrebbe accettare un aumento dei costi solo a fronte di una revisione delle tariffe. Anche se questa potrà essere poi evitata, serviranno risorse alternative.

"Nessun taglio, nessun aumento"

"Noi abbiamo ribadito a Regione Piemonte che non è nostra intenzione, né rinunciare al personale, né rinunciare alle tratte, tantomeno aumentare gli abbonamenti o i biglietti singoli dei mezzi", ha sostenuto con forza Foglietta, oggi presente alla presentazione del novo treno regionale di Trenitalia che andrà inserirsi nella flotta che copre la linea Torino-Milano.

Per la Regione accordo a un passo

Dal canto suo l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi parla di un incontro “proficuo e trasparente”, a differenza di Foglietta, sostiene che si è vicini a un accordo. "La Regione si prende l’impegno di andare a reperire una parte di risorse - ha aggiunto - credo che gli altri enti, Città e Gtt, per esempio, faranno la loro parte. Non è un processo semplice, le risorse mancano per tutti. Ma se crediamo nel Tpl ognuno ci metterà del suo. È stato utile rappresentare tutto quello che è stato fatto da tutte le parti e le difficoltà di ciascuno. Credo sia il metodo migliore per trovare soluzioni, da buoni piemontesi”.

La cessione dell'extraurbano

Nel frattempo, esplode il fronte delle corse extraurbane. Perché per l’affidamento almeno il 10% dei servizi dovrà essere “ceduto" e messo a bando. Gtt potrebbe rinunciare al servizio extraurbano. Una scelta che ieri ha portato la Cgil ad abbandonare il tavolo e a minacciare lo sciopero. 

Nonostante la presa di pozione, Gabusi ha ringraziato la Cgil: “Una posizione critica, ma costruttiva. Il sindacato ha fatto delle proposte di merito che possono essere valutate e approfondite. In questa fase ognuno fa la sua parte ed è rispettoso del ruolo dell’altro. Lasciamo aperto uno spiraglio, anche se non dipende sola da Regione”, ha detto l’assessore, anch’egli presente a Porta Nuova per il lancio del nuovo treno.

Ultima parola alla Regione

Gabusi però rivendica la legittimità dell’ultima parola: “Naturalmente c’è uno che poi deve decidere e siamo noi, quelli che governano la Regione e che si assumono la responsabilità di farlo”.

Daniele Caponnetto

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