Minoranze sulle barricate contro il disegno di legge 107 dell'assessore regionale Maurizio Marrone, che propone di assegnare le case popolari ai dipendenti pubblici in trasferta. E PD, AVS, M5S e Stati Uniti d'Europa annunciano: "abbiamo presentato 2.500 emendamenti ostruzionistici".
La proposta
La proposta dell'esponente di Fratelli d'Italia è di assegnare il 20% degli appartamenti da ristrutturare ad enti come Ministero e Sanità per il proprio personale in "missione". E così da questa mattina le opposizioni hanno deciso di dare battaglia, con l'obiettivo di bloccare il più possibile in aula il provvedimento.
"Ddl Marrone sottrae patrimonio pubblico"
"Il ddl Marrone - ha spiegato la capogruppo del PD Gianna Pentenero - sottrae patrimonio immobiliare pubblico: da parte della giunta Cirio non c'è volontà di investire sugli immobili da ristrutturare. Anzi, al contrario, dà al privato la possibilità di prendere patrimonio pubblico".
"I dati - ha aggiunto la capogruppo regionale del M5S Sarah Disabato - su questa legge non tornano: non ci sono mai state così tante risorse. Tra il 2021 ed il 2024 l'Atc Centrale ha messo in atto un piano di riqualificazione da cinquecento milioni di euro: grazie al Pnrr, Cirio ha potuto tagliare nastri".
"Marrone - ha aggiunto la capogruppo di AVS Alice Ravinale - vuole cedere il 20% del patrimonio pubblico, non si sa bene a chi: l'attuale norma non individua i soggetti". "Tutto questo - ha proseguito -capita in un contesto di penuria di case popolari: il 10% non è assegnabile per mancanza di manutenzione".
I dati
Secondo stime del 2024, servirebbero 19 milioni di euro per ristrutturare alloggi che necessitano di interventi fino a 15mila euro. Cinquantacinque milioni se si alza la soglia a 50mila euro. "Non sono cifre astronomiche - ha aggiunto Ravinale - considerando che per il bando neve la Regione ha stanziato 50 milioni: non accettiamo la logica per cui non ci sono soldi e allora diamo via le case popolari".
A fargli eco il pentastellato Alberto Unia: "La giunta Cirio lavora come Robin Hood al contrario: non riesce a risolvere, quindi toglie ai poveri per dare ai ricchi". E dalla minoranza sono arrivate anche proposte di correttivi della legge: ad illustrarli Monica Canalis (PD).
Le proposte del csx
"Il primo punto - ha chiarito la dem - è togliere gli alloggi assegnabili dal provvedimento. Noi chiediamo poi di escludere dall'assegnazione soggetti con scopo di lucro: temiamo di ritrovarci con una bella quota di alloggi in mano a grandi fondi immobiliari, che non li userebbero per persone in condizioni di povertà".
"Non possiamo permettere - ha concluso Vittoria Nallo (SUE) - che le famiglie diventino vittime dei calcoli della destra".
A replicare l'assessore Maurizio Marrone: “Non ci piegheremo al pantano di questa sinistra che ormai insegue una deriva "No a tutto". Nessuno prima di noi ha recuperato centinaia di case tra autorecupero e fondi aggiuntivi ottenuti dal governo, ma dire di no ai contributi di altre istituzioni che potrebbero pagare manutenzioni di case popolari, mettendoci comunque i propri lavoratori nello spirito originario dell'edilizia pubblica, per poi consegnarli a chi attende nelle graduatorie, è una ottusità ideologica demenziale, buona solo ad inchiodarci alle macerie che abbiamo ereditato".







