Attualità - 26 novembre 2025, 13:06

Il cumianese Carlo Guassone si mette in gioco a ‘L’Eredità’

Il 34enne ha dovuto lasciare la gara a un passo dalla conferma per la puntata successiva

Guassone in trasmissione

Guassone in trasmissione

Segue il programma da più di dieci anni, quindi le regole erano chiare fin dall’inizio. Sette concorrenti che si sfidano in prove a eliminazione. Carlo Guassone, cumianese di 34 anni, impiegato amministrativo del gruppo Larc a Torino, a fine estate ha deciso di candidarsi per partecipare a ‘L’Eredità’ e la puntata che lo ha visto giocare è andata in onda su Rai 1 lunedì 24 novembre.

“Forse non proprio dall’inizio, ma ricordo che guardo L’Eredità almeno dal 2012. E così quest’estate mi è venuta l’idea di provare a diventare un concorrente, mi sono detto ‘mandiamo l’email e vediamo cosa succede’ – racconta Guassone –. A inizio settembre mi sono candidato e dopo due settimane mi hanno convocato per un primo provino, che ho fatto a fine settembre. Un mese dopo mi hanno ricontattato per confermare che ero stato ammesso alla gara”.

La puntata è stata registrata il 10 novembre, esattamente due settimane prima della messa in onda, negli studi televisivi Fabrizio Frizzi a Roma.

“Al mattino ho avuto modo di conoscere meglio gli altri concorrenti, gli autori ci hanno fatto ripassare le regole, ci hanno spiegato come comportarci e tutti i vari passaggi, quando ad esempio uno viene eliminato o quando c’è uno stacco per le professoresse, ma anche il modo di parlare e di rivolgersi alla telecamera. Ci hanno indicato tutte le cose da fare e da non fare. Nel pomeriggio abbiamo registrato” ripercorre.

Guassone, dopo il primo gioco ‘C’è o non c’è?’, alla fine del quale ha vinto la sfida contro un altro debuttante, ha superato il secondo ‘1,2,3... Quella’ e il terzo ‘I Fantastici Quattro’ senza commettere errori. Durante il quarto gioco, pur non avendo beccato ‘la scossa’, Guassone è stato sfidato dal campione in gara e purtroppo ha perso. “Peccato, ero proprio a un passo per la conferma nella puntata successiva”, che sarebbe arrivata con ‘Il triello’. Ogni puntata inizia infatti con i tre concorrenti che hanno partecipato al triello nella gara prima, il campione e tre nuovi concorrenti. “Tra l’altro il Triello, insieme al nuovo arrivo di quest’anno ‘1,2,3... Quella’, è uno dei miei giochi preferiti”, ammette.

Sicuramente un fattore cruciale è la concentrazione che si riesce a mantenere, nonostante l’emozione dell’esperienza: “Nel complesso devo dire che, a dispetto di quello che potevo temere, ero ben focalizzato. L’ambiente circostante mi ha aiutato a concentrarmi, sono riuscito ad alienarmi e a non farmi influenzare dal fatto che fossi circondato dal pubblico e inquadrato da una telecamera. Solamente nell’ultima definizione, quella che mi ha eliminato, forse mi sono un po’ distratto, avrei potuto arrivarci anche senza conoscere l’argomento”. La domanda era sul film ‘La cena dei cretini’.

Nonostante questo rammarico, Guassone è soddisfatto ed entusiasta di quanto vissuto: “Essere in televisione e a due passi da Liorni è un’esperienza molto bella. È un conduttore che amo molto, mi è sempre piaciuto, anche in altre trasmissioni che ha fatto: probabilmente è stata proprio la sua conduzione ad aver ulteriormente incoraggiato la mia candidatura”.

Sabina Comba

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