Moncalieri - 07 dicembre 2025, 10:15

"La partita è difficile, ma il generale Sannella può far conquistare Moncalieri al centrodestra"

Cristiano Monticone, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, lancia la sfida a Lorenzo Mauro, erede designato di Paolo Montagna: "Con lui la città svolterebbe verso la sinistra più estrema, bisogna recuperare i voti dei moderati"

L'avvocato Cristiano Monticone, consigliere comunale di FdI a Moncalieri

L'avvocato Cristiano Monticone, consigliere comunale di FdI a Moncalieri

Mentre il centrosinistra ha già fatto la sua scelta, designando Lorenzo Mauro come erede del sindaco uscente Paolo Montagna, il centrodestra a Moncalieri non ha ancora scoperto le sue carte. L'annuncio ufficiale è atteso entro la fine dell'anno, ma tutti gli indizi vanno in direzione dell'ex generale dei carabinieri Fabio Sannella: a confermarlo anche il consigliere comunale di FdI Cristiano Monticone.

Avvocato Monticone, Moncalieri è una piazza storicamente difficile per il centrodestra. Cosa le fa pesare che questa volta potrebbe andare in modo diverso?

"Noi siamo fortemente preoccupati per la città dalla candidatura di Lorenzo Mauro. Prima di tutto perché non è di Moncalieri e non basta lavorarci da qualche anno per conoscerla come serve. Poi non ha esperienza politica diretta ed anche la giovane età non la agevola di sicuro. Ma soprattutto, con Lorenzo Mauro si svolta verso la sinistra più estrema della coalizione, come hanno testimoniato le sue parole durante la prima uscita pubblica al campo sportivo di Testona. Serve al contrario una scelta più moderata e responsabile, per questo noi del centrodestra riteniamo che la partita sia difficile ma assolutamente aperta".

Perché il generale Sannella sarebbe l'uomo giusto? Neppure lui ha esperienza politica alle spalle...

"Ci sono tre ragioni che giocano a suo favore. Ha un curriculum di assoluto valore, con alle spalle situazioni di comando e di gestione che non saranno di natura politica ma che lo fanno preferire. Ha una vita di lavoro spesa a favore dei cittadini, con indosso una divisa, ed è garanzia assoluta di impegno per la tutela della sicurezza. Un tema prioritario, che a parer mio non è nè di destra nè di sinistra, ma che è sentito da tutti".

La scelta è fatta quindi, niente candidato politico per il centrodestra? Cinque anni fa avrebbe potuto esserlo lei.

"Devono ancora essere analizzati alcuni punti e i leader regionali ratificare la scelta, ma credo che in questa fase politica di avvicendamento e passaggio generazionale all'interno della classe politica di Moncalieri, non solo all'interno di Fratelli d'Italia, una scelta politica potrebbe essere considerata divisa. E non ne faccio certo una questione personale. Piuttosto, siccome il fattore tempo è importante, visto che si voterà tra cinque mesi, il generale Sannella può essere il nome giusto attorno al quale riunire tutte le componenti del centrodestra".

Dove si vince la sfida elettorale? Su quali temi occorre fare leva?

"Moncalieri ha problemi atavici che si trascina da tempo. Grazie al Pnrr sono stati risolte due situazioni annose, come il canale scolmatore e la nuova piscina comunale, ma bisogna saper gestire meglio la macchina pubblica. Non possono esserci bandi che vanno deserti, la città deve essere appetibile per il mercato e gli investimenti privati. Il centrodestra punta a questo, a creare maggiore interesse attorno alla città, facendo prevalere i doveri, non solo i diritti.

La partita elettorale si può vincere andando a pescare in quello che oggi è il più grande partito d'Italia, quello degli astensionisti: se convinciamo a tornare a votare chi non lo fa più da tempo, anche per colpa della politica, tutto è possibile".

Preoccupato di affrontare un possibile campo largo Pd-M5S?

"Bisogna capire prima di tutto che cosa vuole fare il Movimento, che deve darsi un'identità nazionale, a livello sia politico che culturale. Poi si capirà cosa vorrà fare nel futuro prossimo alle elezioni e anche a Moncalieri. Noi guardiamo al nostro campo, certi discorsi riguardano soprattutto il centrosinistra".

Massimo De Marzi

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