Sanità - 09 dicembre 2025, 18:42

Tatuaggi per aiutare chi è stato operato di tumore al seno: il Piemonte fa da apripista

Una legge regionale nata da una proposta del Movimento Cinque stelle stanzia 60mila euro per un’iniziativa sperimentale a livello italiano

Immagine d'archivio

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Risorse per sostenere le donne (ma presto anche gli uomini) che hanno combattuto il tumore al seno e che ora possono trarre giovamento - dopo l’operazione - da tatuaggi estetici sul proprio corpo, per coprire cicatrici visibili e invisibili.

Impegno bipartisan

L’idea diventata legge regionale è nata dai banchi dell’opposizione in consiglio regionale, in particolare da parte di Sarah Disabato, capogruppo Movimento Cinque stelle e subito accolta in maniera bipartisan dall’assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone.

Competenze e lotta all’abusivismo

Il problema che abbiamo voluto porre riguarda anche le competenze, la sicurezza e la lotta all’abusivismo - dice Disabato - Per questo abbiamo chiesto una legge che garantisse un percorso strutturato e un ultimo tassello gratuito che contribuisca alla sicurezza estetica e psicologica dei pazienti”. 

“È una sperimentazione a livello italiano - prosegue - che speriamo possa fare da apripista”.

Risorse e rimborsi

Le risorse sono pari a 60mila euro e sarà presa in carico dalla rete oncologica che li stanzierà come buoni rimborso da 400 euro a paziente. Per un totale di circa 150 rimborsi per questa prima sperimentazione.

È un tema delicato ed esistono dibattiti professionali tra estetiste e tatuatori, ma noi abbiamo voluto mettere al centro le persone, che hanno già sostenuto un periodo di fragilità e difficoltà”, conclude Marrone.

Massimiliano Sciullo

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