Sport - 13 dicembre 2025, 14:32

Dopo Gedi, Elkann pronto a vendere anche la Juve? Respinta l'offerta di Tether

La società bianconera valutata oltre 1 miliardo dal socio di minoranza. Exor dice no

Juve, respinta (per ora) l'offerta di acquisto di Tether

Juve, respinta (per ora) l'offerta di acquisto di Tether

La perdurante crisi dell'automotive e di Stellantis (che ha portato anche alla vendita di Iveco), la trattativa per la cessione del gruppo editoriale Gedi, che pubblica La Stampa e Repubblica, sarà il turno della Juve adesso? John Elkann sembra voler dismettere il patrimonio italiano di Exor. Ma l'uomo che gestisce la cassaforte di famiglia nega (almeno per ora) di voler vendere la società calcistica che da un secolo appartiene agli Agnelli.

Le mire espansionistiche di Tether

Tether, il colosso delle criptovalute socio di minoranza dello storico club bianconero, ha avanzato ufficialmente una proposta di acquisto: si tratta di 1,1 miliardi di euro, pari al  65,4% delle quote detenute da Exor,  alla quale avrebbe poi fatto seguito un’offerta pubblica di acquisto per le restanti allo stesso prezzo per azione (vale a dire di 2,66 euro ognuna). La proprietà, però, ha subito fatto sapere di non essere intenzionata a vendere, stoppando almeno per il momento le mire Tether di Paolo Ardoino, ideatore del programma di sviluppo (in stile neppure troppo vagamente trumpiano) "Make Juventus Great Again".

Il no da parte di Exor

"Exor N.V. (“Exor” o la “Società”) annuncia che il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità la proposta non sollecitata presentata da Tether Investments, S.A. de C.V. (“Tether”) per l’acquisizione tutte le azioni di Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o il “Club”) detenute da Exor": così recita la nota ufficiale diffusa dalla società a stretto giro di posta.

"Exor ribadisce quanto già dichiarato più volte in precedenza, ovvero che non ha alcuna intenzione di cedere alcuna quota in Juventus a terzi, inclusa, ma non solo, la società salvadoregna Tether. La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, che continuano ad essere pienamente impegnati nei confronti del Club, supportando il nuovo management team nell'attuazione di una chiara strategia volta a ottenere importanti risultati sia sul campo che fuori".

Preso atto della smentita di Exor, è giusto ricordare come da alcune settimane un esponente di Tether (il dentista Francesco Garino) è entrato a far parte del consiglio di amministrazione della Juve, una cosa mai vista nella storia bianconera. E le mire di Ardoino non sembrano destinate a fermarsi di fronte al no ricevuto, tanto da aver dichiarato di essere pronto ad investire un ulteriore miliardo per rafforzare la squadra e la società, se ne dovesse assumere il controllo. 

Una partita che potrebbe riaprirsi

La sensazione, come hanno dimostrato altre vicende, è che non esista nulla che non sia in vendita all'interno della galassia Elkann. Pur rimarcando la smentita subito arrivata da Exor, come in ogni trattativa si devono solo incontrare domanda e offerta.

Quello che non è possibile adesso, non è detto che non lo possa diventare tra qualche tempo, specie se dovessero continuare le difficoltà della squadra oggi allenata da Luciano Spalletti. La 'cura dimagrante' imposta dalla proprietà negli ultimi anni ha portato al contenimento dei costi, ma anche all'azzeramento delle vittorie. E per un club il cui motto storico recita "vincere è l'unica cosa che conta", non è esattamente il massimo.

Nel pomeriggio John Elkann ha poi dichiarato al sito Juventus.com: "La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni. Fa parte nel vero senso della parola, perché nel corso di un secolo, quattro generazioni l'hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili, festeggiata nei momenti felici. Ma non solo: la Juve fa parte di una famiglia molto più grande, la famiglia bianconera, fatta di milioni di tifosi, che amano la Juve come si amano le persone care.

Proprio pensando a questa passione, a questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la squadra e guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita”.

Massimo De Marzi

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