Scuola e formazione - 16 dicembre 2025, 17:07

A Torino quasi un minore su 4 è straniero: più bimbi dal Senegal e Perù

Dopo il Covid, in discesa gli studenti stranieri iscritti nei due atenei del capoluogo

Dopo il Covid, in discesa gli studenti stranieri iscritti alle università

Dopo il Covid, in discesa gli studenti stranieri iscritti alle università

A Torino quasi un minore su 4 è straniero. Nel 2024 infatti il 23.3% dei ragazzi e ragazze, nella fascia di età 0-17 anni, non era italiano. Per paese di origine, cresce in particolare la popolazione minorenne proveniente dal Senegal, Perù, Bangladesh, Nigeria ed Egitto, mentre diminuisce quella proveniente dal Marocco, Filippine, Cina e Albania.

Le scuole frequentate

Per quanto riguarda la scuola, la Città Metropolitana registra quasi la metà degli studenti stranieri del Piemonte, 35.084 su 69.692. La maggioranza di questi (62,6%) abita a Torino. Andando a guardare nel dettaglio le Superiori, gli alunni prediligono gli istituti tecnici (40.5%) ed i licei (39,3%), seguiti dagli istituti professionali (20,2%).

Università

Guardando con la lente di ingrandimento l'università, dopo il Covid sono diminuiti gli studenti di seconda generazione (-24%), mentre sono aumentati quelli internazionali  (+73%) iscritti agli atenei del capoluogo. Tra quelli che appartengono alla prima categoria, la maggioranza viene da Romania (36%), seguite da Albania, Perù e Marocco. Tra i corsi prediletti economia, giurisprudenza ed ingegneria.

"Dobbiamo comunicare agli stranieri - ha commentato il Prorettore dell'Università di Torino Gianluca Cuniberti - che UniTo è accessibile a tutti, oltre ad essere raggiungibile con qualsiasi mezzo pubblico".

Stranieri contro lo spopolamento

Ma i giovani stranieri contribuiscono anche a combattere il rischio spopolamento, soprattutto nelle aree montane, contribuendo anche a mantenere quindi servizi essenziali come scuole, ufficio postali, negozi e sportelli bancari. "Ronco Canavese, - ha sottolineato la consigliera metropolitana Sonia Cambursano - attraverso un accordo con una città dell'Ucraina, ha incrementato del 30% la popolazione residente".

Cinzia Gatti

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