"Siamo pienamente in corsa" per ospitare il pattinaggio di velocità all'Oval, in occasione delle Olimpiadi invernali francesi del 2030. Dopo Torino 2006, è il sindaco Stefano Lo Russo a mantenere accesa la speranza di ospitare di nuovo i giochi olimpici.
Sfida con l'Olanda
In questo caso si tratterebbe solo di una disciplina, ma dopo che la giunta Appendino si era sfilata dall'organizzazione in trio con Milano-Cortina 2026, ora il capoluogo vuole essere della partita per il 2030. Ora l'ultima parola spetta al COJOP, che dovrà appunto scegliere tra l'Oval Lingotto di Torino e la Thialf Arena di Heerenveen.
Solo negli scorsi giorni il Comitato Olimpico francese ha effettuato un sopralluogo nell'impianto sabaudo, accompagnato da GL Events. Gli olandesi hanno un vantaggio competitivo forte: la pista di pattinaggio è già pronta ed in Olanda il pattinaggio di velocità è lo sport nazionale. Al contrario l'Oval ha bisogno di essere riadattato.
Buoni rapporti e vicinanza geografica
"Sarà un impegno economico - ha sottolineato questa mattina il sindaco ai microfoni di To Radio - ma noi abbiamo dato la disponibilità ad allestire la pista di pattinaggio". E tra le frecce all'arco del capoluogo piemontese, come ha chiarito il primo cittadino, ci sono i buoni rapporti con le città di Oltralpe come Nizza, Lione e Chambery.
"C'è poi - ha aggiunto Lo Russo - la vicinanza geografica: una delle cose più importanti è la sostenibilità ambientale e quindi non fare muovere gli atleti per migliaia di chilometri. Sono in corso le valutazione: la situazione di instabilità politica in Francia ha fatto perdere tempo rispetto alla decisione finale. Siamo pienamente in corsa sono fiducioso".





