Il 2026 si apre con alcune novità, per il Museo del Cinema di Torino: prima fra tutte, la prima grande mostra dedicata a Orson Welles che si terrà nell’Aula del tempio dal 31 marzo al 5 ottobre. “Si tratta di una mostra che aggiorna quella in corso alla Cinémathèque française a Parigi - spiega il direttore, Carlo Chatrian -. Combinerà l’aspetto informativo su chi era Orson Welles, a quello del suo ruolo di innovatore. E poi ancora sezioni dedicate alla sua figura come illusionista, ma anche la sua influenza sulla cultura di massa”.
La mostra sarà interattiva e comprenderà tra le novità anche sceneggiature, un certificato di nascita, installazioni pensate per la Mole, come la trasmissione del 1936 firmata da Welles al Caffè Torino e la stazione radiofonica de La guerra dei mondi. Al cinema Massimo proseguirà la rassegna con i suoi film realizzati come attore.
La storia dei distributori e Mario Martone
Al piano zero invece sarà allestita nella tarda primavera 2026 la mostra realizzata in collaborazione con Eni e pensata da Sergio Tuffetti che ripercorre la storia dei distributori di benzina nel cinema.
Al Cinema Massimo, gennaio si parte subito con la retrospettiva dedicata a Mario Martone dal 9 al 24 gennaio, con presenza del regista il 10 e 11 gennaio. Spazio poi alla cinematografia orientale con una rassegna dedicata al cinema giapponese in pellicola con sette titoli degli Sessanta.






