Atmosfere innevate, famiglie riunite a tavola, regali sotto l’albero e sullo sfondo, un crimine che irrompe nella quiete. È un contrasto che funziona da decenni, basti pensare a come Agatha Christie abbia trasformato il Natale in palcoscenico perfetto per enigmi e tensioni familiari. Il suo “Il Natale di Poirot” rimane tra i capisaldi del genere. Un ricco patriarca convoca i parenti nella sua tenuta, ma la riunione si trasforma rapidamente in un caso di omicidio. Il fascino del romanzo sta nella struttura classica del “delitto a scatola chiusa” e nell’abilità di Poirot nel decifrare le dinamiche familiari. Vale la pena ricordare che Christie scrisse il libro durante un periodo personale complesso, e il personaggio del patriarca dispotico pare ispirato a figure che lei stessa aveva conosciuto. Inoltre, il libro contiene uno degli alibi più complessi mai usati dall’autrice, ancora oggi citato in corsi di scrittura di genere.
Tra i classici si inserisce anche “Quella casa nella brughiera” di Ngaio Marsh, meno mainstream ma molto amato dagli appassionati, che vede il suo investigatore Roderick Alleyn confrontarsi con un caso di omicidio che si svolge durante la stagione natalizia in una casa di campagna inglese.
Nel panorama odierno spicca “Delitto al mercatino di Natale” di Helen Cox, uscito nel 2025. Ambientato nella città storica di York, il romanzo ruota attorno a una rappresentazione teatrale di Canto di Natale di Dickens che degenera in tragedia quando un attore viene avvelenato. Cox ha rivelato in un’intervista che l’idea le è venuta dopo aver visitato un mercatino natalizio locale e aver pensato che “tra bancarelle affollate, luci e travestimenti, sarebbe il luogo perfetto per un delitto”.
Anche “Buone feste, Alex Cross” di James Patterson, è ambientato durante la Vigilia di Natale e riguarda una pericolosa situazione di ostaggi. Patterson ha raccontato di aver voluto ambientare il romanzo in questo periodo poiché, secondo i dati dell’FBI, una parte significativa delle emergenze domestiche che coinvolgono le forze dell’ordine avviene proprio durante le festività, quando la pressione emotiva è maggiore.
La fortuna dei gialli natalizi deriva probabilmente proprio dalla combinazione tra il clima familiare e l’efferatezza dei delitti, come in “Tutti hanno segreti a Natale” di Benjamin Stevenson, dove la famiglia è sempre il centro dell’azione. Sono storie che sfruttano un ambiente riconoscibile, quello delle feste, e lo ribaltano con meccanismi narrativi che seducono chi ama gli enigmi. Che si tratti dei salotti dell’Inghilterra di Christie, delle case di provincia americane o delle fredde città del Nord Europa, il Natale continua a rivelarsi un terreno fertile per misteri di ogni tipo.





