Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Torino ha approvato all’unanimità il Bilancio di Previsione 2026, al termine di un percorso articolato che ha coinvolto la Governance di Ateneo, l’Amministrazione, il Senato Accademico e il Collegio dei Revisori dei Conti.
L’approvazione si inserisce in un percorso di crescita strutturale e consolidamento patrimoniale che ha caratterizzato l’Università di Torino. Negli ultimi anni l’Università di Torino ha infatti registrato una crescita significativa sotto il profilo patrimoniale, strutturale e umano. Tra il 2020 e il 2024 le immobilizzazioni materiali sono passate da 286 a oltre 360 milioni di euro, mentre l’attivo patrimoniale ha superato i 1.600 milioni di euro. Le riserve complessive ammontano oggi a circa 360 milioni di euro. Nello stesso periodo sono aumentati il numero di studentesse e studenti iscritti, oggi oltre 80.000, e il personale dell’Ateneo, cresciuto fino a circa 4.567 unità.
Una crescita che testimonia la vitalità e la capacità di investimento di UniTo, ma comporta anche un incremento strutturale dei costi. Tra il 2020 e il 2024 i costi di gestione sono aumentati di quasi 100 milioni di euro anche per rafforzare i servizi agli studenti, sostenuti con oltre 40 milioni in più, mentre il costo del personale è cresciuto di oltre 80 milioni. A ciò si aggiunge un quadro nazionale complesso, segnato dalla discontinuità del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), che dal 2024 non copre più gli adeguamenti stipendiali.
Il Bilancio di Previsione 2026 prevede quindi, pur in presenza di una prima azione di contenimento della spesa, il ricorso alle riserve per 27 milioni di euro, che si sommano a quelle già utilizzate negli anni precedenti. Una situazione che l’Ateneo considera non sostenibile nel medio periodo e che rende necessario intervenire con tempestività e responsabilità.
In questo quadro sono state definite alcune priorità imprescindibili, che orientano le scelte future: la tutela dei servizi per studentesse e studenti e per l’intera comunità universitaria; il reclutamento e la valorizzazione del personale, con particolare attenzione alle figure pre-ruolo; il mantenimento delle risorse dipartimentali; la piena operatività delle direzioni amministrative, con un focus su sicurezza e manutenzione.
Per sostenere queste priorità, l’Ateneo avvierà un modello di controllo di gestione più rigoroso, continuativo e partecipato. E’ già stato istituito uno specifico gruppo di lavoro per la riduzione dei costi operativi, l’introduzione di limiti all’autorizzazione di spesa nel corso del 2026 e una programmazione più sostenibile del reclutamento. A settembre 2026 prenderà avvio il processo di redazione del Bilancio Previsionale 2027 e del triennio 2027-2029.
“Questo bilancio apre una nuova fase.” dichiara la Rettrice Cristina Prandi “Un percorso fondato sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla fiducia nella nostra Comunità. Partendo dalla solidità patrimoniale dell’Ateneo, affronteremo con consapevolezza le sfide poste dall’attuale contesto finanziario nazionale, lavorando per ricostruire un percorso di crescita che tuteli le missioni fondamentali dell’Università, lo sviluppo dei Dipartimenti e le persone che studiano e lavorano in UniTo. Parallelamente, rafforzeremo l’interlocuzione istituzionale, anche attraverso la CRUI, per sollecitare un incremento del Fondo di Finanziamento Ordinario e risorse straordinarie in grado di sostenere i progetti di ricerca e gli investimenti legati al PNRR”.





