Attualità - 22 dicembre 2025, 19:43

Cessione linee extraurbane Gtt, Cgil in aria di sciopero

Filt: “Affidare pezzi di servizio al privato significa esporre l’utenza a logiche di profitto, con aumenti dei costi e un peggioramento dell’offerta”

Cessione linee extraurbane Gtt, Cgil in aria di sciopero

La FILT CGIL Torino alza il livello dello scontro e apre la seconda fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione nei confronti di GTT. Il sindacato denuncia le recenti scelte aziendali, sostenute dalla proprietà – ovvero il Comune di Torino – come “politicamente e strategicamente disastrose”, rievocando lo spettro di un indebolimento progressivo del trasporto pubblico locale.

Al centro della mobilitazione, la rinuncia alla gestione di 1,3 milioni di chilometri del servizio extraurbano e il mancato interesse alla gara per il bacino di Torino, con il rischio concreto di perdere altri 10 milioni di chilometri di servizio.

La FILT CGIL accusa Palazzo Civico di “nascondersi dietro cavilli tecnici” per giustificare un disimpegno che, secondo il sindacato, è invece “una scelta politica chiara”. La richiesta è di avviare subito un confronto con Regione e parti sociali per estendere il perimetro operativo di GTT, garantendo un futuro alla società pubblica e al servizio.

Il sindacato sottolinea che solo una gestione pubblica e integrata può assicurare tariffe stabili, qualità del servizio e diritti per i lavoratori. “Affidare pezzi di servizio al privato – si legge in una nota – significa esporre l’utenza a logiche di profitto, con aumenti dei costi e un peggioramento dell’offerta”.

Tra le richieste avanzate dalla FILT CGIL, figurano clausole sociali rigide per la tutela occupazionale in caso di perdita di linee; il diritto per le lavoratrici e i lavoratori di restare in GTT mantenendo le stesse garanzie contrattuali, evitando transiti forzati verso aziende private; e il congelamento delle tariffe, per scongiurare ulteriori aggravi economici sui cittadini.

Il raffreddamento e conciliazione è una prassi utilizzata nella contrattazione dei ferrotranvieri. E prevede un incontro in Prefettura nei prossimi giorni. Da lì, se non ci sarà un accordo, potrebbe essere proclamato uno sciopero nel mese di gennaio. Al momento la procedura è stata aperta solamente dalla Cgil . 

Redazione

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