Apprendo con soddisfazione che la Giunta regionale ha deciso di continuare a investire sulla giustizia riparativa, nel solco della Riforma Cartabia, che si è proposta di disciplinare i percorsi e l'incontro tra autori di reato, persone offese e società civile”. Lo dichiara il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Giovanni Ravalli all’indomani dell’approvazione della delibera che proroga il Protocollo d’intesa tra la Regione, il Garante, il Centro Giustizia minorile, la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Torino, il Tribunale per i minorenni di Torino e i Comuni di Torino e di Novara per gli interventi di giustizia riparativa e di comunità volti all’inserimento di minori sottoposti a provvedimenti penali.
“La collaborazione interistituzionale rappresentata dai numerosi enti coinvolti nel protocollo – aggiunge – ha portato e continuerà a portare ottimi frutti a favore di molti minori, coinvolgendo vittime e autori di reati in percorsi di riconciliazione e riparazione del danno”.
“Sono convinto – conclude Ravalli – che la giustizia riparativa sia un valido percorso, dal momento che aiuta il minore a prendere maggiore consapevolezza delle proprie azioni illegali, della sofferenza provocata alle vittime e alla comunità. A questo proposito, desidero estendere idealmente un’esortazione a tutti i minori della nostra regione sottoposti a provvedimenti penali: ‘Sii consapevole che tu non sei il tuo errore, sei molto di più. Ora è il momento di rialzarti: se vuoi, puoi ricominciare’".





