Attualità - 28 febbraio 2017, 08:16

Emergenza abitativa a Torino: la Giunta approva l’acquisto di alloggi e la ristrutturazione del patrimonio esistente

Servirà ad incrementare la disponibilità di tali alloggi per “fronteggiare l’emergenza abitativa in tempi rapidi ovviando alle tempistiche che richiederebbero la realizzazione di nuovi alloggi”

Emergenza abitativa a Torino: la Giunta approva l’acquisto di alloggi e la ristrutturazione del patrimonio esistente

Il Consiglio comunale ha approvato con 32 voti una delibera presentata dall’assessora ai servizi sociali, Sonia Schellino, autorizzando un bando per l’acquisto di alloggi da destinare a edilizia sociale.

La delibera, illustrata in Consiglio dall’assessora, servirà ad incrementare la disponibilità di tali alloggi per “fronteggiare l’emergenza abitativa in tempi rapidi ovviando alle tempistiche che richiederebbero la realizzazione di nuovi alloggi”.

Un bando aperto che disciplinava l’acquisto di case era stato approvato con una delibera del 2009, revocata nel 2014 per la necessità di “allineare i valori alla mutata situazione del mercato immobiliare, caratterizzata da una notevole quantità di alloggi ultimati e invenduti”.

La medesima delibera del 2014 approvava anche una pubblica manifestazione di interesse per acquisire alloggi, impegnando a tale scopo 5,5 milioni di euro.

Andato deserto il primo avviso, e risultato insoddisfacente il secondo, per l’offerta di soli 14 alloggi, l’Amministrazione ha deciso di rivedere le modalità di acquisto, reistituendo la possibilità di acquisto “a sportello”, ovvero di alloggi offerti singolarmente, nel tempo,  dai proprietari,  modalità che era stata esclusa dalla delibera del 2009.

“Tale modalità – ha spiegato Schellino – consentirà di scegliere ai migliori prezzi di mercato, appartamenti con le ubicazioni più idonee”.

Una mozione di accompagnamento, prima firmataria Deborah Montalbano, è stata inoltre approvata contestualmente alla delibera, con 22 voti.

La mozione prevede che il 40% degli introiti già accertati, e anche di quelli futuri, provenienti dalla vendita di alloggi di edilizia sociale e dagli accantonamenti sulle locazioni di tali alloggi (previsti dalle norme vigenti) siano destinati alla riqualificazione del patrimonio di edilizia sociale e all’eliminazione di barriere architettoniche, per “consentire la riassegnazione agli assegnatari, a partire dalle unità libere e disponibili entro la fine del 2017”.  

C.S.

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