"Sarà tutto pronto per il 2024, così potremo lavorare meglio alla gestione del post olimpico che si sovrappone perfettamente a Torino 2020-2030." A dirlo è il sindaco Chiara Appendino presentando il pre-dossier per la candidatura di Torino alle Olimpiadi 2026.
La prima cittadina ha poi spiegato che "sono state fatte scelte, come per i villaggi olimpici, in coerenza con le varianti urbanistiche che già pensavamo." Appendino ha illustrato quindi i punti di forza del pre-dossier, che presenta: "elementi di grandissima innovazione rispetto al passato, che cercano di superare le legittime preoccupazione".
Punti centrali del documento "l'attenzione all'ambiente, zero consumo di suolo, rigenerazione urbana ed infrastrutture già pronte: non prevede cantieri importanti, con il doppio vantaggio di avere poco impatto ambientale e economico".
Chiara Appendino ha poi ribadito la sua contrarietà alla candidatura alle Olimpiadi 2026 in tandem con Milano. "Torino-Milano non esiste e non cambio posizione", ha sottolineato il sindaco, per poi evidenziare che in rapporto alle altre candidature italiane di Milano e Cortina "non mi risulta che ci sia un masterplan così compatto, che prevede collegialità dei territori: non credo si debba decidere in base ad una logica politica. Il nostro modello è credibile".