“Sono diventato il capro espiatorio del nulla”. E’ questo l’amaro sfogo di Guido Montanari, che questa mattina Chiara Appendino ha estromesso dalla sua giunta togliendoli le cariche di vicesindaco e assessore all’urbanistica.
Una cacciata da Palazzo Civico non gradita a diversi consiglieri di maggioranza – in primis dai “dissidenti” come Damiano Carretto, Daniela Albano, Viviana Ferrero, Maura Paoli e Marina Pollicino – che hanno espresso il loro sostegno a Montanari.
L’ex vicesindaco, pur essendo rammaricato, spera che l’amministrazione Appendino vada avanti, tornando però alle origini. “La mia posizione – prosegue – non è quella di “Muoia Sansone con tutti i Filistei”. Se la maggioranza si ricompatta sui temi per i quali sono stati votati, come l’ambiente e la mobilità sostenibile, è una svolto positiva”. “Mi sembra però si stia andando su una strada che si allontana dagli elementi fondanti del M5S”.
Sul futuro però Montanari è molto critico. “Se Chiara vuole tornare a fare quello che facevano le giunta precedenti, come cementificare il territorio, allora ha tolto una persona che poteva dargli fastidio”. L’ex vicesindaco intravede quindi a livello locale una parabola simile a quella del M5S nazionale.
“Su questa strada prima o poi arriveranno al Tav: voglio vedere cosa combineranno. Hanno intrapreso un percorso lontano dagli elementi fondativi del Movimento, che ha dimostrato il suo fallimento nelle recenti elezioni” conclude.