Per quattro anni hanno fatto parte della giunta Montagna, nel novembre scorso la rottura (dopo tante frizioni) e a gennaio l'alleanza con il centrodestra, naufragata dopo pochi mesi. Alla fine i Moderati hanno scelto di correre da soli a Moncalieri e per il voto di settembre lanciano la candidatura di Abelio Viscomi sindaco.
Nella sala consiliare del Comune è stato il consigliere regionale Silvio Magliano a "lanciare la sfida per la Moncalieri che abbiamo in mente. Non solo per la città, ma per l'intero territorio metropolitano", ha spiegato, allargando l'orizzonte. "Basta parlare di città satellite di Torino, questa è la quinta realtà più grande del Piemonte. Ci vuole un programma ambizioso e un candidato con il coraggio di accettare questa sfida, come ha fatto Viscomi", ha concluso il coordinatore dei Moderati, che poi ha ceduto la parola al leader nazionale Mimmo Portas: "Noi dopo 15 anni siamo ancora in campo con un movimento che non riceve contributi pubblici, ma che fa battaglie di principio: noi non barattiamo le nostre idee con un posto in Giunta".
"Noi siamo gli estremisti del buon senso, perché occuparsi di rifiuti, di difesa del piccolo commercio, di lavoro e di cultura non è né di destra, né di sinistra, ma una questione di civiltà". E sul perché non è andato a buon fine il matrimonio con il centrodestra, Portas è stato lapidario: "Abbiamo deciso di correre da soli perché il candidato sindaco migliore lo avevamo in caso, perché sostenerne un altro? La battaglia per il canale scolmatore a Moncalieri è la riprova della serietà e della giustezza delle nostre battaglie in questi anni".
Poi è arrivato finalmente il momento di Abelio Viscomi: "Giunsi a Moncalieri tanti anni fa pensando di essere di passaggio, ma io e la famiglia ci siamo innamorati di questa città e oggi mi candido a sindaco. Credo che ci sia ancora tanto da fare per quella che considero la più bella città del Piemonte. Dobbiamo essere protagonisti, Moncalieri deve volare alto: i temi chiave della nostra campagna elettorale saranno la difesa del commercio, la lotta agli allagamenti continui, perché non può succedere che ogni volta che piove la città finisca sotto l'acqua, oltre alla gestione dei rifiuti. Ma anche maggiori investimenti per la cultura, oltre a dire basta ai grandi centri commerciali, perché noi non dimentichiamo lo scempio fatto con la ex Dea".
Viscomi ha detto di voler "essere il sindaco di tutti, non solo di una parte, degli amici o dei soliti noti", ha detto che una parte del programma verrà stilata "con l'aiuto dei cittadini, girando per le borgate, per ascoltare i bisogni e le necessità di chi vive a Moncalieri". Presente in sala anche Michele Colaci di Italia Viva, chissà se solo per uno scambio di cortesie con Portas (entrato nel gruppo alla Camera del nuovo partito di Renzi). Di sicuro il leader dei Moderati ha grosse aspettative.
"A Moncalieri ci potranno essere delle sorprese, invito Abelio a non limitare i suoi sogni". Nessuno lo dice, ma la speranza è quella di arrivare addirittura al ballottaggio. "Ma noi dobbiamo tenere un profilo basso, lasciamo agli altri i paroloni e le promesse".