Una mostra d'arte singolare, ospitata in una cornice architettonica unica e funzionale al lancio di un messaggio cruciale per il pianeta. Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto TOward2030. What are you doing? ha visto la realizzazione di 18 opere murali ispirate agli obiettivi di sviluppo sostenibile, i Sustainable Development Goals elaborati dall'ONU, 17 in totale, più il Goal Zero, pensato dallo stesso marchio di caffè torinese.
Da ieri, giornata d'inaugurazione, le opere, realizzate da alcuni degli artisti di punta della urban art internazionale e immortalate dalla fotografa statunitense Martha Cooper, sono raccontate in una duplice mostra ospitata dai Musei Reali, nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda e nei Giardini Reali. Sarà visitabile fino al 17 gennaio 2021.
Torino, città che vanta una lunga tradizione muralistica, è la prima al mondo a farsi ambasciatrice dei Goal, sfruttando con creatività e impegno sociale la forza comunicativa di un'arte visibile nel quotidiano, ma spesso trascurata dall'occhio più superficiale. Ospitarla nel contesto dei Musei Reali rappresenta un salto non indifferente in termini di "riconoscimento e attenzione pubblica", come ha dichiarato l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Torino Marco Giusta, elogiando la collaborazione tra artisti locali e internazionali per la creazione di una "autentica galleria a cielo aperto".
Spiega il cocuratore della mostra, assieme a Filippo Masino, Roberto Mastroianni: "Dietro l'esposizione c'è una comunità attiva da oltre vent'anni, sia in mainstream sia nell'underground. Torino è in assoluto la prima città europea a istituzionalizzare la street art, dando forma a un progetto sviluppato attraverso una continuità di intenti politici in tutti questi anni".
"Il linguaggio della contemporaneità - continua - diventa così l'elemento fondamentale di tutto l'urban landscape, rispondendo anche a questioni sociali che interessano la cittadinanza intera. In un'iniziativa in cui il processo è più importante del prodotto, si riconosce la capacità torinese di raccontare storie innovative sempre fondate sui diritti del cittadino".
“Il museo vuole essere un luogo di accoglienza e memoria dell’attività artistica dell’uomo in ogni forma, dove persone di tutte le provenienze possono trovare ispirazione a partire dall’esperienza del presente e del passato - ha detto Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali -. Il lavoro degli street artist selezionati induce a riflettere sulla potenza disvelatrice dell’arte, oggi come nel passato, e sulla inesauribile attualità della pittura fatta di gesto e di materia. Compito del progetto è indurci a riflettere su dove stiamo andando e quali obiettivi vogliamo raggiungere”.
Gli scatti di Cooper, realizzati nei diversi quartieri di Torino oggetto di interventi murali, offrono ai visitatori uno sguardo da dentro il mondo dei graffiti, documentando lo stesso processo di realizzazione. Le fotografie sono accompagnati da un'approfondita intervista alla fotografa, a cui si aggiungono le analisi di Enrico Giovannini, portavoce di ASviS, Michele Mariani, Executive Creative Director di Armando Testa, del curatore Roberto Mastroianni e le testimonianze dirette degli artisti.
Un ventaglio omogeneo, che, come sottolinea il cocuratore Masino, "restituisce la varietà della formazione degli artisti coinvolti, alcuni nati come writer, altri come designer, e degli stili e tecniche utilizzate, passando dal divisionismo all'anamorfosi".
"Sono nato a Imperia, il mare è il mio elemento - ha raccontato Mr Fijodoor dell'associazione Il Cerchio e le Gocce, presentando la mostra, autore della meravigliosa balena sul muro di via Cagliero, a Porta Palazzo, che interpreta il Goal numero 14, "Life Below Water", vita sott’acqua. "Ho voluto raffigurare il più grande mammifero marino evidenziandone la fragilità e vulnerabilità, in un ambiente naturale inquinato e minacciato dall'uomo. Mentre lavoravo, la gente del posto mi ha aiutato custodendo la mia attrezzatura quando mi allontanavo dal muro. E' stata la comunità stessa a riconoscere il valore dell'opera, in una zona evidentemente bisognosa di interventi di riqualificazione. La balena si fa così portavoce dello sfruttamento distratto, eccessivo e miope da parte degli uomini".
Il racconto dell'esperienza di TOward2030 è proseguito ieri pomeriggio nei Giardini Reali con un live painting che ha visto protagonisti alcuni street artist dei collettivi torinesi partecipanti al progetto (Il Cerchio e le Gocce, Monkeys’ Evolution, Truly Design).
Per coinvolgere il pubblico e rendere protagoniste le 18 opere murali inserite nel contesto urbano, saranno inoltre previsti tour guidati in partenza dalla Nuvola Lavazza. L’iniziativa è inserita nel programma di "Torino a Cielo Aperto".