Economia e lavoro - 23 luglio 2020, 15:22

Fine della corsa per Ventures: il tribunale ha decretato il fallimento di chi doveva rilanciare il sito ex Embraco

Ancora nei giorni scorsi la protesta dei lavoratori davanti al Palazzo di Giustizia in occasione della prima udienza

Fine della corsa per Ventures: il tribunale ha decretato il fallimento di chi doveva rilanciare il sito ex Embraco

Alla fine è arrivata la notizia più amara, al termine di una telenovela che negli ultimi anni ha riservato soprattutto momenti tristi e delusioni, rispetto agli squarci di speranza. Il tribunale di Torino ha decretato il fallimento della Ventures, la società che avrebbe dovuto rilanciare lo stabilimento ex Embraco di Riva di Chieri. E che invece, dopo quasi due anni dal suo ingresso sulle scene, non è stata in grado in alcun modo di garantire un futuro produttivo alla fabbrica e occupazionale alle quasi 400 persone che da tempo trascorrono le loro giornate tra ammortizzatori sociali e lotte sindacali tra manifestazioni, presidi e iniziative di lotta.

Proprio nei giorni scorsi, l'ultima protesta si era tenuta di fronte al tribunale di Torino, in corso Vittorio Emanuele, in occasione della prima udienza per l'istanza di fallimento ai danni di Ventures. Un fallimento arrivato dopo mesi di incertezze, dubbi e domande sempre più angosciate su una situazione che non si smuoveva di un millimetro (nonostante impegni, promesse e orizzonti temporali fissati come traguardo) mentre si erodeva progressivamente il fondo per la reindustrializzazione lasciato da Whirlpool a coloro che avrebbero dovuto gestire il presente e il futuro della fabbrica.

Attualmente i lavoratori ancora alle dipendenze dell'azienda si trovavano in cassa integrazione per Covid. Proprio quella degli ammortizzatori sociali resta una delle partite aperte su cui bisognerà capire i prossimi passi e, di conseguenza, il destino di 400 famiglie. Della questione, nel corso degli anni, si sono occupati svariati governi e ministri, da Carlo Calenda a Luigi di Maio, anche con alcune visite e incontri in fabbrica o nel palazzo della Regione. Rassicurazioni, auspici e impegni, compreso il coinvolgimento di Invitalia per garantire i lavoratori innanzitutto, che però oggi prendono un duro colpo.

"La dichiarazione di fallimento della Ventures è una tragedia annunciata, che mette fine alla lunga agonia della ex Embraco - commenta il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero -. Un giorno drammatico per la comunità chierese, e per i tanti lavoratori che da oggi si ritrovano in una situazione di ancor maggiore incertezza, venendo meno anche la cassa integrazione. Alla luce della decisione del Tribunale, diventa ancora più urgente istituire un tavolo operativo a sostegno di possibili progetti imprenditoriali che possano coinvolgere quote dei lavoratori ex Embraco. Ma è fondamentale il ruolo della Regione Piemonte, insieme al coinvolgimento delle associazioni di categoria, dei sindaci del territorio e dei sindacati. Proprio in mattinata ho inviato al Presidente Cirio una lettera aperta con la richiesta di attivarsi immediatamente in tal senso".

“Questa sentenza complica la situazione e aumenta la nostra preoccupazione per i lavoratori che hanno più volte chiesto un impegno concreto alla Regione e al MISE per la reindustrializzazione del complesso e la salvaguardia dei posti di lavoro”, ha dichiarato il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.“E’ dovere delle Istituzioni intervenire a tutela dei lavoratori e del complesso di professionalità dei dipendenti ex Embraco.

"La priorità sulla ex Embraco è la tutela dei lavoratori. In una situazione già difficile non è immaginabile che subiscano anche la beffa di restare senza ammortizzatori sociali - dice la vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando -. Questo deve essere il principale impegno di tutte le istituzioni coinvolte. Ma non è pensabile che quanto successo in questi due anni resti senza responsabilità: sono troppi i passaggi opachi che hanno portato oggi alla dichiarazione del fallimento di Ventures".

"Se siamo arrivati a questa situazione – commenta il capogruppo della Lega, Alberto Preioni – la colpa è anche di chi ha consegnato Embraco a un’azienda che si è limitata a garantire vaghe promesse sulla pelle degli operai. Noi non dimentichiamo quando l’ex ministro Carlo Calenda si diceva “molto contento” per l’accordo raggiunto con Ventures. Bene, ora che sia proprio il Mise a trovare una soluzione per il futuro di queste quattrocento famiglie. E lo faccia anche Invitalia del commissario Covid Domenico Arcuri, l’agenzia che ha selezionato Ventures condannando l’ex Embraco al fallimento”.

“E’ il peggiore degli epiloghi – aggiunte il consigliere regionale della Lega Mauro Fava – tanto più che noi, come consiglio regionale, avevamo votato un paio di giorni fa un ordine del giorno che impegnava tutte le istituzioni a farsi carico del rilancio dell’ex Embraco. Ora il governo deve fare di tutto per tutelare non solo i posti di lavoro attraverso un nuovo piano di investimenti, ma per garantire un reddito a queste quattrocento famiglie. Non è possibile che siano gli operai a pagare il prezzo di un fallimento che si è consumato all’esterno dello stabilimento di Riva di Chieri”. 

"Il fallimento di Ventures, lo società che ha rilevato la ex Embraco è un fatto gravissimo. L'intervento delle istituzioni è stato in questi mesi insufficiente. Il ministero dello Sviluppo economico ed il ministero del Lavoro convochino immediatamente il tavolo di crisi richiesto da tempo dai sindacati. Ed anche Cirio inizia a fare la sua parte per salvaguardare oltre 400 persone che rischiano ora, oltre al lavoro, anche l'erogazione degli ammortizzatori sociali", aggiunge Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva.

"La Ex Embraco –continua il consigliere della Lega, Andrea Cane, nato a Chieri dove si è svolta la vicenda industriale - è stata sulle agende di tanti ministri, palcoscenico di tante visite di politici che hanno preso impegni, compreso il coinvolgimento di Invitalia. Il capitolo scritto oggi non può lasciare famiglie in grande difficoltà e senza prospettive, il fallimento significa liquidazione della società e licenziamento di tutti i lavoratori, occorre subito che le istituzioni si muovano per assicurare un futuro produttivo ed occupazionale alla fabbrica".

“Il fallimento di Ventures dichiarato oggi dal Tribunale di Torino è la sconfitta di un intero Paese, vittima di “prenditori” che sfruttano i lavoratori e la nostra storia e poi scappano senza lasciare tracce", è il commento di Federico Fornaro, capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali e di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte.

"Con il fallimento della Ventures Ex Embraco si decreta anche il fallimento di un Ministero che non solo ha sprecato molti soldi dei contribuenti per ottenere il grande risultato di azzerare tutti i posti di lavoro, ma che ha fatto sempre orecchie da mercante sulla pelle di oltre 400 lavoratori e delle loro famiglie", commenta in una nota stampa Tommaso Varaldo, Consigliere Comunale di Forza Italia a Chieri. "E' stata una grande presa in giro che abbiamo denunciato sin dall'inizio quando dicevamo a gran voce che lo stabilimento era vuoto e che non è mai partita nessuna produzione - attacca Rachele Sacco, Consigliere Comunale di Progetto per Chieri - "Il fallimento è una morte già annunciata come l'apertura della Ventures fu una grande presa in giro per tutti. Chi ne ha fatto le spese sono stati i lavoratori, per i quali nutro una grande ammirazione per la loro forza di lottare per anni per la loro dignità, il lavoro", conclude Sacco. "Cosa farà adesso il Mise? - concludono i Consiglieri - vorrà convocare l'ennesimo inconcludente tavolo di discussione? Vergogna".

Massimiliano Sciullo

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