La costante crescita dei contagi a Moncalieri e, più in generale, nelle città dell'area dell'Asl To5, fa tornare d'attualità la vicenda ospedale unico, che ieri ha visto un duro botta e risposta tra il Pd e l'assessore regionale Luigi Icardi.
Montagna: "Pronti a dare battaglia"
Il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, era stato molto duro già 24 ore fa, oggi si è limitato a poche battute, attraverso la sua pagina Facebook, ma dal tono inequivocabile: "Prepariamoci alla battaglia. Faremo di tutto per difendere il nostro territorio e il diritto alla salute di 300 mila cittadini", ha detto, parlando dello stop subito dal progetto per edificare nell'area di Vadò il futuro ospedale.
Il M5S denuncia: "Polemiche e immobilismo"
Sulla questione è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle, con una nota firmata da Sean Sacco (Capogruppo regionale), Sarah Disabato (Consigliera regionale) e Barbara Fassone (Consigliera Comunale M5S a Moncalieri): "Non preoccupa lo spostamento di 14 milioni dal capitolo destinato alla costruzione della struttura destinata all'Asl Torino 5, ma la polemica surreale di alcuni esponenti del PD (che probabilmente ignorano le modalità di ricorso ai fondi INAIL) e l'immobilismo della Giunta targata Cirio e Lega, che non ha ancora lavorato, concretamente, per la presentazione del progetto all'Istituto contro gli infortuni sul lavoro".
"Il timore è che Cirio e Lega ripetano nel territorio dell'ASL To5 quanto combinato nel VCO. Dove il progetto di un ospedale, interamente finanziabile con fondi INAIL, sta andando gambe all'aria in seguito ad assurde guerre di campanile fomentate dal centrodestra. Gli ospedali non sono, e non devono essere, bandierine o mezzi di propaganda che la politica può sfruttare a proprio piacimento", attaccano gli esponenti pentastellati.
"Il pericolo che intravediamo è evidente: se fallisse il progetto, la politica potrebbe virare pericolosamente ancora una volta sullo sciagurato strumento del Partenariato Pubblico Privato. Un vero e proprio bagno di sangue sotto il profilo economico".
Salizzoni: "La Regione dica cosa intende fare"
“Credo che l’assessore alla Sanità Icardi debba fare chiarezza sul progetto del nuovo ospedale unico dell’Asl To5. E non mi riferisco al finanziamento di 14 milioni, revocato e dirottato altrove, bensì al fatto che si affermi che questo ospedale verrà interamente finanziato dall’Inail", chiede il vice presidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni. "Quali interlocuzioni dal 2018 ad oggi ci sono state? E su quale progetto, visto che la Regione Piemonte lo scorso anno ha ritenuto di commissionare al Politecnico di Torino una nuova perizia idrogeologica sull’area in località Vadò e la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale ha sollecitato un aggiornamento dello studio per la localizzazione?".
"È giunto il momento di dire se la Regione è convinta di realizzare questa infrastruttura fondamentale per i territori interessati, se è convinta a realizzarla nella località individuata tra Moncalieri e Trofarello, se è convinta a farla realizzare dall’Inail - conclude Salizzoni - Occorre mettere dei punti fermi, a cominciare dal sito: si è perso troppo tempo e non possiamo correre il rischio che un’ulteriore legislatura passi senza che si siano fatti concreti ed evidenti passi in avanti".
Sicchiero: "Opera fondamentale per il territorio"
"Siamo disorientati dall’ulteriore capitolo del dibattito intorno al nuovo ospedale unico, un’opera che consideriamo fondamentale e urgente per i nostri territori - ha dichiarato il sindado di Chieri Alessandro Sicchiero. Mi aspetto che l’assessore Icardi fornisca gli opportuni chiarimenti in sede di assemblea dei Sindaci dell’Asl To5, che è il luogo deputato al confronto e all’approfondimento. Vogliamo capire quanto prima le reali intenzioni della Regione Piemonte. Perché in questo caso il chierese ha le sue proposte da avanzare compattamente, e non intendiamo essere passivi spettatori di decisioni eventualmente prese altrove".