Sarà Chiara Appendino, ed il suo ruolo in vista dell'imminente campagna elettorale per Torino 2021, la protagonista dell'Assemblea del M5S in programma domani sera online alle 21.
Punti all'ordine del giorno sono infatti, oltre alla "metodologia e percorso partecipato per la scelta del candidato/candidata interno o esterno, alla carica di sindaco", anche la partecipazione dell'attuale prima cittadina.
Appendino autosospesa
Dopo la condanna a sei mesi nell'ambito del processo Ream, Appendino si è autosospesa dal M5S. A questo si aggiunge che da mesi la sindaca non partecipa ad assemblee: la sua presenza è stata richiesta dagli attivisti, che da moltissimo non hanno l'occasione di confrontarsi con lei direttamente. Al tempo stesso questi rivendicano un ruolo nella scelta del candidato sindaco e dei candidati, chiedendo regole e metodologie operative per arrivare ai nomi.
In sostanza la base dell'Assemblea rifiuta quanto fatto da Appendino nelle ultime settimane, cioè "l'imposizione" di una possibile alleanza con il centrosinistra per le Comunali 2021: figura chiave di questa protesta il consigliere Fabio Versaci, che nelle scorse settimane ha minacciato seriamente di lasciare la maggioranza.
Laboratorio politico di intesa M5S-Pd
Facilmente la sindaca ribadirà la sua posizione, cioè che Torino diventi un laboratorio politico di intesa con il Pd sin dal primo turno elettorale per evitare di consegnare la città al centrodestra. Un'ipotesi scartata a maggioranza dalla scorsa assemblea, che ha rifiutato anche convergenze al ballottaggio.
Ma per tanti che hanno detto no, c’è un’ala ampia di “frenatori” che resta aperta alla possibilità di intese con il centrosinistra. Tra questi ultimi il Presidente del Consiglio Francesco Sicari, i colleghi Marco Chessa e Serena Imbesi e gli assessori Marco Giusta ed Alberto Unia.
Domani i favorevoli ed i contrari faranno sentire entrambi la loro voce. Tutto questo in attesa che Roma chiarisca se l'intesa Pd-M5S per le Comunali sia solo un suggerimento o un "caldo invito".