All’epoca era stato ribattezzato l’emendamento “anti-rom”, perché la Regione autorizzava a sequestrare per legge camper e roulotte abusivi. Nella realtà - però - è una disposizione difficilmente applicabile, come ha spiegato questa mattina il comandante della Polizia Municipale di Torino, Emiliano Bezzon.
Marrone: "I sindaci possono procedere al sequestro di camper e roulotte abusivi"
Lo scorso 29 dicembre il Consiglio regionale aveva approvato la modifica alla legge del 22 febbraio sulla Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e del turismo itinerante. All’articolo 21 si parlava di sanzioni tra i 250 e i mille euro per chi pernotta in tende o altre veicoli al di fuori delle aree di campeggio consentite. L’emendamento voluto dall’assessore regionale alla semplificazione Maurizio Marrone consentiva ai “sindaci del Piemonte di procedere al sequestro amministrativo di camper e roulotte abusivi”.
Una norma nata per risolvere, come aveva spiegato all’epoca l’esponente della giunta Cirio, “il problema dei mini insediamenti abusivi di nomadi che sta affliggendo Torino, in particolare dopo che il superamento dei campi di strada Germagnano e corso Tazzoli ha sparso camper e roulotte di rom abusivi tra i giardini, parchi giochi e cascine tanto della periferia nord che di quella sud del capoluogo”.
Bezzon replica: "Se ci vive dentro una famiglia non posso portare via il veicolo"
Dal punto di vista della giurisprudenza amministrativa, però, questa legge è difficilmente applicabile, se non come “deterrente”, come ha chiarito questa mattina Bezzon. “Se c’è una famiglia – ha chiarito il numero 1 dei Civich torinesi - che ci vive dentro, non posso portare via coattivamente il veicolo: questo sequestro verrebbe annullato. Poi avrei comunque il problema della ricollocazione dei minori presenti nel nucleo famigliare”. Nella realtà prevale quindi il diritto all’abitare: se le persone non hanno un'alternativa dove vivere, non gli si può “portare via” la casa.
Ostacoli di natura tecnica alla norma: servono carroattrezzi "speciali", oltre alle depositerie
Oltre al complesso giuridico, ci sono poi ostacoli di natura tecnica. “Nelle cittadine di medie dimensioni – ha aggiunto il comandate – non so chi abbia un carroattrezzi adatto per rimuovere camper e roulotte, oltre ad un depositeria per accogliere i veicoli sequestrati. Torino, dal punto di vista tecnico, ce la può fare. Poi ci sono i limiti di natura giuridica contro cui si scontra l’intento del legislatore, oltre al fatto che serve un approccio più articolato al problema”.
Una posizione ribadita anche dalla consigliera del M5S Carlotta Tevere, che ha sottolineato come i vigili: "eseguono gli interventi nel rispetto della normativa che prevede anche tutele nei casi di fragilità: da questo consegue la difficoltà nella messa in atto della norma recentemente introdotta".
Marrone replica:"Se c'è la volontà politica la norma anti-roulotte abusive si può applicare fino in fondo"
"Se c'è la volontà politica - ha replicato l'assessore Marrone - la norma anti-roulotte abusive si può applicare fino in fondo. Lo sgombero degli insediamenti rom di Torino dimostra che non vi è un obbligo di ricollocare gli abusivi, ma di fare proposte alternative, di cui i nomadi hanno già ampiamente beneficiato e quindi sono assolutamente sgomberabili.
"Nel caso poi dei"camminanti siciliani", che erano stati sanzionati e diffidati nelle scorse settimane, ci risulta che abbiano residenza in Sicilia, e quindi hanno fuori dal Piemonte la loro abitazione principale. In ogni caso una legge è legge e va applicata senza se e senza ma" ha concluso l'esponente della giunta Cirio.
A schierarsi dalla parte di Marrone anche il capogruppo comunale dei Moderati Silvio Magliano, che chiede di "andare fino in fondo" con i sequestri. "I soggetti che si accampano -spiega - con minori, persone disabili o anziani sanno benissimo che così possono evitare di essere mandati via. Chiediamo la tutela anche dei diritti degli altri cittadini".
Grimaldi:"La passione per lo sgombero dell'Assessore dovrà placarsi"
Parole a cui controbatte il capogruppo regionale di LUV Marco Grimaldi:"Mi spiace per la passione di Marrone per lo sgombero, ma prevale il diritto all'abitare per chi non ha un luogo alternativo in cui vivere. È inutile che si affanni a spiegare al Comandante della Polizia Municipale che deve mettere volontà politica per applicare una legge che viola i diritti fondamentali”.
“Se l'Assessore vuole risolvere il problema potrebbe coinvolgere la collega Caucino in un grande intervento di edilizia popolare. Peccato che, fra le proposte della Giunta nell'ambito del Recovery Plan, il diritto alla casa per le fasce meno abbienti non compaia in nessuno dei 1200 progetti” conclude Grimaldi.