Economia e lavoro - 18 maggio 2021, 16:34

Coprifuoco alle 23, la gioia dei ristoratori: "Ripartiamo, ma andrebbe abolito del tutto" [VIDEO e FOTO]

Confesercenti avverte: "Iniezione di fiducia, ma attendiamo sostegni adeguati per il passato"

ristoranti e dehors

Coprifuoco alle 23, la gioia dei ristoratori: "Ripartiamo"

L'esplosione della primavera e le ultime indiscrezioni sull'allentamento delle restrizioni strappano un sorriso ai ristoratori torinesi. Dopo mesi di chiusure e riaperture a singhiozzo, lo slittamento del coprifuoco alle 23 a partire da mercoledì è una prima iniezione di fiducia per una categoria che chiede solo una cosa: di tornare a lavorare. Di farlo davvero, praticamente senza limiti.

"Siamo contenti, ma il coprifuoco va abolito del tutto"

E' questo il clima che si respira in piazza Vittorio, simbolo di una Torino "della notte" che tra ristoranti e locali ha subito molto l'effetto del coprifuoco, fino ad ora fissato per le ore 22. Un orario che ha sempre spento la vita sociale sul nascere, concedendo ai ristoratori giusto il tempo di un aperitivo o di un solo turno di cena, rigorosamente all'aperto.

Da domani però, il coprifuoco verrà spostato alle ore 23. "Siamo contenti, ma non viene tolto del tutto. Dovrebbe essere abolito, è anticostituzionale perché limita la libertà e lo spostamento delle persone" afferma Federico, responsabile bar del Saudade, locale brasiliano di  piazza Vittorio Veneto. "E' un'ottima notizia per tutti i locali, si parla di abolirlo totalmente dal 21 giugno: speriamo che diano seguito con i fatti alle parole. Noi abbiamo resistito, siamo forti" racconta il barman.

Confesercenti: "Finalmente la direzione di marcia è chiara"

Sulla stessa lunghezza d'onda Confesercenti: “Il nostro giudizio - spiega il presidente Giancarlo Banchieri - è sostanzialmente positivo: forse si sarebbe potuto accelerare un po’ di più su alcune misure, ad esempio l’abolizione del coprifuoco, ma la direzione di marcia è chiara. Particolarmente importante per noi la possibilità di tornare a svolgere la nostra attività all’interno dei locali e anche di sera; altrettanto significativa la riapertura festiva e prefestiva dei negozi dei centri commerciali".

"Auspichiamo che i protocolli non pongano restrizioni tali da vanificare di fatto ciò che i decreti consentono. Per il resto, massima attenzione da parte di tutti - esercenti e clienti - affinché stavolta davvero si riapra per non chiudere mai più" prosegue Banchieri.

"Servono ancora sostegni e ristori"

Di certo, al di là di quello che sarà il futuro, l'associazione di categoria non smette di chiedere ristori per i disagi subiti in questi ultimi mesi: “Rimane l’esigenza di prevedere ulteriori sostegni alle tante imprese che sono state costrette alle chiusure e che per il 2021 non hanno ancora avuto nulla: le imminenti riaperture non potranno certamente compensare il lungo periodo di inattività. Il nostro settore è fragile e va accompagnato, in questa sua ‘convalescenza’, con misure adeguate. Dunque, attendiamo al più presto un nuovo decreto sostegni”.

L'ultima giornata di coprifuoco fissato alle 22 è quindi vissuta con entusiasmo e ottimismo dai ristoratori torinesi: "Questo è l'inizio di una sorta di ritorno a una pseudo normalità". Una frase pronunciata con un sorriso nascosto solo da una mascherina che continuerà ad accompagnare le ore di lavoro nei locali della città.

Andrea Parisotto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU