In principio fu Tokyo, ma il dilagare improvviso della pandemia di Covid-19 dalla Cina in tutto il resto del mondo ha presto tarpato le ali di tre amici decisi a compiere un'impresa straordinaria: arrivare nella capitale giapponese in furgone, in occasione delle Paralimpiadi, attraversando mezzo mondo lungo la Via della Seta. Oggi, quei tre amici ripartono con lo stesso entusiasmo per un'avventura che li porterà in giro per l'Italia per i prossimi tre mesi.
Sami, Andrea, Annalisa e il paradventuring
I tre amici in questione sono Sami Ben Hamza, Andrea Lavella e Annalisa Lombardo, ideatori e protagonisti del progetto 'Sami Around the World', creato per permettere alla stessa persona che gli dà il nome di girare il mondo e vivere esperienze nonostante una disabilità motoria grave che nel corso degli anni non gli ha comunque impedito di dedicarsi alle sue passioni preferite. Uno degli obiettivi principali, oltre alla sensibilizzazione sulla tematica specifica, è quello di rendere questo tipo di attività una vera e propria disciplina sportiva ribattezzata 'paradventuring', che consiste nel “trovare il modo di superare, da parte di un gruppo di persone con diversi gradi di abilità, i limiti fisici e mentali per migliorare la propria vita, imparando gli uni dagli altri e divertendosi insieme”; il primo coach ufficiale è l'ex ct della Nazionale di pallavolo Mauro Berruto.
Il viaggio e i sostenitori
Il viaggio, che nelle intenzioni di Sami, Andrea e Annalisa dovrebbe durare circa tre mesi, partirà venerdì 25 giugno dalla Scuola Holden di Borgo Dora a Torino per poi toccare diversi punti dello stivale tra cui il Monte Bianco (dove verrà provata la Skyway, ndr) e le isole. L'iniziativa, sostenuta dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide, da Bluvacanze e da Ottobock, ha ricevuto il patrocinio della Città di Torino, della Città di Nichelino e del Comitato Italiano Paralimpico.