Politica - 23 luglio 2021, 07:00

Verso le elezioni, l'ottimismo di Sganga: "Recupereremo e vinceremo: è tornato il M5s" [INTERVISTA]

La candidata sindaca del M5s: "Da Chiara ho imparato quella voglia di essere precisi e perfetti in ogni cosa che si porta avanti. Io unica donna che può vincere? Motivo d'orgoglio, spero che le torinesi possano premiare questa scelta"

Verso le elezioni, l'ottimismo di Sganga: "Recupereremo e vinceremo: è tornato il M5s" [INTERVISTA]

Valentina Sganga e Chiara Appendino

Chiara Appendino a destra, Andrea Russi a sinistra e lei in mezzo. Riparte da questo trio il Movimento 5 Stelle che nella serata di ieri ha scelto Valentina Sganga come candidata sindaca per le elezioni amministrative di ottobre.

Il M5s è stato l’ultimo partito a esprimersi sul nome da contrapporre a Paolo Damilano e Stefano Lo Russo nella corsa alla poltrona di primo cittadino e, sebbene i sondaggi diano il Movimento appena all’8%, la neo candidata tiene alto il morale tra gli attivisti e gli elettori: “Puntiamo al ballottaggio e poi a vincere”.

Sganga, gli iscritti al M5s hanno deciso. Come si sente in questo momento?

Voglio ringraziarli, sono felice e orgogliosa di essere stata scelta come candidata sindaca del M5s e della coalizione che comprende i Verdi, che ci sosterranno alle prossime amministrative.

Su cosa punterà nella campagna elettorale?

La campagna elettorale verterà su quelli che sono i 3 assi che hanno caratterizzato questi anni: il lavoro, i diritti con particolare attenzione ai giovani e alle donne, e l’ambiente. Sono i temi che segneranno le sfide del futuro.

Puntate al ballottaggio?

Sì, a vincerlo. 

Esclude fin da adesso un accordo con il centrosinistra, se voi non doveste partecipare attivamente al ballottaggio?

Non risponderò a domande costruite sui “se” e “ma”. Il nostro obiettivo rimane quello di vincere e puntare al ballottaggio: altre considerazioni le valuteremo quando sarà il momento di valutarle.

Coalizione con i Verdi, ma guardate ad altri partiti? 

Sì, per la prima volta ci presentiamo in coalizione. Siamo felici di avere con noi i Verdi, una forza ecologista che ha scelto il Movimento: sono stati i primi in Italia a portare con forza quelle che erano le tematiche ambientali. Puntiamo ad allargare la coalizione, guardando a forze progressiste all’interno del centrosinistra. Sicuramente guardando all’idea che Giuseppe Conte ha provato a costruire sul piano nazionale. Noi a Torino non siamo riusciti a concretizzare un’alleanza con il Pd, ma ci sono altre forze politiche che potrebbero appoggiarci per costruire un percorso che guardi a una città più giusta.

Ci sono anche i fuoriusciti del M5s.

Con loro non abbiamo particolari rapporti, anche perché ognuno è in forze politiche differenti. Assolutamente no.

Lei tra i partiti principali è l’unica candidata donna. E’ un orgoglio o un peso?

La questione di genere e l’essere donna sono motivo d’orgoglio e di responsabilità per me. Essere l’unica donna di una forza politica che gioca per la vittoria o comunque ha buone chance di realizzare un buon risultato mi riempie di soddisfazione. Mi auguro che le cittadine torinesi possano premiare questa volontà di creare una città più attenta alle esigenze delle donne.

Come valuta i suoi principali competitor del centrodestra e centrosinistra?

Sono partiti prima di noi in campagna elettorale, ecco perché i sondaggi ci danno un po’ in svantaggio. Sono certa che recupereremo, abbiamo finalmente un candidato e risolto le questioni nazionali che ci hanno accompagnati in questi mesi. Stiamo andando verso l’approvazione di un nuovo statuto, il Movimento sta tornando più forte e più giusto di prima.

In questi 5 anni cos’ha imparato dalla sindaca Chiara Appendino? Se potesse rubarle una qualità, cosa prenderebbe dalla prima cittadina?

Da Chiara ho imparato quella voglia di essere precisi e perfetti in ogni cosa che si porta avanti. Lei ha messo passione nella sua attività amministrativa e se dovessi guardare a lei, cercherei di emulare quella passione, entusiasmo e voglia di controllare le cose fino in fondo perché siano perfette. 

Lei pensa di dare continuità in termini di nomi, ricandidando le stesse persone? O crede di voler innovare?

C’è una differenza sostanziale rispetto al 2016: allora siamo entrati in Consiglio comunale come debuttanti. In 5 anni siamo cresciuti e vorrei premiare l’esperienza dei consiglieri uscenti: immagino una Giunta più politica rispetto a quella di Appendino. Meno tecnici, più politici.

Con Lo Russo ha condiviso l’aula, Damilano lo ha già conosciuto?

No, non l’ho mai conosciuto di persona. In questi anni l’ho visto più volte nel corso di varie commissioni consiliari in Comune, ma non abbiamo ancora avuto modo di entrare in contatto per ora.

 

 

 

 

Andrea Parisotto e Cinzia Gatti

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