Percorsi formativi da ripensare e ri-orientare. Se ne parla da tempo. Ma al dibattito partecipa anche l'ex magistrato e parlamentare Luciano Violante, oggi presidente della Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine.
Intervenendo a un incontro che si è tenuto presso gli stabilimenti di Leonardo di corso Francia, Violante ha infatti parlato dell'attuale situazione della formazione in Italia. "Stiamo vivendo in un mondo in cui è sempre più forte la presenza del digitale. Un elemento immateriale, ma non per questo meno reale", ha detto.
Ma soprattutto, un paradigma con cui anche la scuola deve fare i conti. L'Università, ma anche le superiori e, prima ancora, le scuole inferiori. "C'è da fare un forte lavoro di modernizzazione sulla scuola media - ha concluso Violante -: è lì che bisogna intervenire, perché sono lo snodo per la scelta che sarà fatta successivamente dai ragazzi e dalle famiglie tra licei e istituti tecnici".
E anche su questa suddivisione Violante ha lanciato un altro elemento di riflessione: "Bisognerebbe chiamarli licei tecnologici, perché non ci sono percorsi di serie A o B. Oggi, se un ragazzo sceglie il liceo è considerato al top della gamma, mentre se sceglie l'istituto tecnico viene visto come uno sfigato. E non è così".