Ancora una volta, Leonardo sceglie Torino. Oltre alla sede ormai consolidata in quella che si appresta a diventare la Cittadella dell'Aerospazio, quasi al confine con Collegno e al fianco di iniziative come le gare di droni, riservate ai migliori atenei italiani, si aggiunge ora un nuovo tassello a un mosaico sempre più definito, per il futuro dell'economia del territorio, quello dell'aerospazio.
Si chiama "F2Link - Future Flight Leonardo Innovation NetworK" il progetto che i vertici del Gruppo vogliono lanciare proprio sotto la Mole. E che vedrà il capoluogo piemontese come uno dei due luoghi di riferimento in Italia, con Pomigliano d'Arco a interpretare lo stesso ruolo per il centro-sud. "Spero che un giorno, presto, non sarà più necessario specificare che l'innovazione debba essere aperta e sostenibile, come se fosse possibile il contrario - dice Marco Zoff, managing director della divisione Aereo di Leonardo -. Nella nostra visione di lungo periodo, da qui al 2030, vogliamo essere forti e competitivi, ma per farlo l'innovazione è un tassello fondante. Non esiste altro modo per stare sul mercato. E solo con la corsa all'innovazione si può essere sostenibili".
[Marco Zoff, managing director della divisione Aereo di Leonardo]
"Ma l'innovazione - prosegue - non si fa per decreto e non bastano le risorse. Serve un habitat, un terreno adatto. Quindi l'innovazione non la fa Leonardo, ma serve un sistema virtuoso di pubblico e privato, in cui tutta la catena è protagonista. Il cliente, per noi l'aeronautica, ci stimola continuamente, ma poi la ricerca passa dal mondo accademico e arriva a fornitori, partner, distretto e associazioni di categoria. E in casa li abbiamo tutti: dobbiamo solo metterli a sistema e farli fruttare".
"L'aereo non è più un elemento isolato, ma ha contatti e stimoli da molti altri settori, a cominciare dalle telecomunicazioni. Siamo all'interno di un sistema complesso - conclude - e l'innovazione è figlia di coraggiosa pazienza, sapere andare oltre, ma consapevoli che servirà tempo e ci sarà rischio".
Il velivolo del futuro: autonomo, ma non troppo
La domanda di fondo, che guida questo percorso di innovazione, è una sola: il velivolo del domani come sarà? "Autonomo, con un ruolo ancora importante per la decisione umana, sarà digitalizzato, a cominciare dall'additive manufacturing. Ma ci attendiamo effetti anche dal processo dell'elettrificazione che sta arrivando dal comparto automotive", dice Salvatore Grimaldi, responsabile Innovazione della divisione Aircraft di Leonardo.
Ma proprio per portare avanti una ricerca a 360 gradi è necessario che, sullo stesso palcoscenico, trovino una parte in copione una compagnia più vasta di attori di primo piano.
La "missione" di F2Link: la ricerca di soluzioni condivise
F2Link vuole essere proprio questo: un'occasione strutturata per generare un dialogo all'interno del settore, tra aziende e istituzioni, a cominciare dalle Università, per arrivare alle pmi. Un programma con baricentro proprio a Torino, con l'obiettivo di Leonardo di "tracciare una “traiettoria tecnologica” per l’aeronautica del futuro, per creare valore all’interno dell’ecosistema orientando la ricerca e l’innovazione verso i trend tecnologici che costituiscono obiettivo di lungo periodo per l’azienda".
La parola d'ordine è la ricerca di soluzione ("Solvers wanted"), per accelerare tecnologie e processi. "Nessuna azienda è in grado di affrontare questa sfida da sola, ma solo all'interno di un ecosistema", prosegue Grimaldi. "E chiediamo alle università e alle pmi che collaborano non noi non una domanda precisa, specifica, ma di condividere una visione".
Fin qui sono stati coinvolti 100 professori di 25 Università, anche internazionali, generando 50 idee e l'attivazione di collaborare a 20 progetti in particolare. Due i poli "fisici" creati: uno a Torino e l'altro al Sud, a Pomigliano. "Stiamo dialogando con queste Università in maniera aperta e trasparente, nei limiti della proprietà intellettuale - sottolinea Pierpaolo Gambini, vicepresidente Innovazione per Leonardo - e questo ha portato a tantissime idee innovative che cerchiamo di mettere in piedi. Ma al tempo stesso c'è un ritorno per le Università: sanno quale visione ha Leonardo dell'aereo del futuro e possono andare a strutturarsi per creare competenze e professionalità che formeranno ingegneri e fisici che entreranno in Leonardo nel futuro".
La storia di Giada Galati: dal Politecnico alla ricerca con Leonardo
E la conferma che questa aspirazione alla collaborazione non è un futuro lontano, ma è presente, arriva anche dalle testimonianze di chi è già protagonista di questa dinamica. "Da marzo lavoro con Leonardo - racconta Giada Galati, dottoranda del Politecnico di Torino e collaboratrice all'interno del progetto F2Link - e sto imparando che il velivolo del futuro conterà molto sull'intelligenza artificiale. Ma questo tipo di tecnologia non sostituirà il pilota, ma lo supporterà nel prendere decisioni, nel gestire scenari critici e complessi".
[A destra, il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco]
"Siamo di fronte a una grande sfida complessiva, quasi etica visto che parliamo di transizione ecologica e altre tecnologie abilitanti per l'umanità intera - commenta Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino -. E in questo l'Università deve cambiare il proprio modo di fare, aprendosi. Come nel caso di Leonardo, che a sua volta si sta aprendo. Altrimenti non potremmo insegnare o fare ricerca in modo adeguato. Lo stesso PNRR ci spinge ad avere un impatto sulla società, visto che assegna risorse nella collaborazione tra Università e imprese".
"L'aerospazio è un comparto che più di tanti altri stimola all'interdisciplinarietà - prosegue Saracco - e noi dobbiamo seguire questa strada, aprendo anche il nostro Incubatore pluripremiato che dovrà mandare qui le sue start up. Certo, con i capifiliera a dare indicazioni forse rinunciamo a un po' della nostra autonomia nella ricerca, ma è anche vero che la Cittadella non può essere un condominio, ma una vicinanza di realtà in cui qualcuno, proprio le grandi aziende, devono tirare le fila e dettare la direzione".