Qual è lo stato dell’arte, quali fondi e quale futuro per i locali del Parco del Valentino? A chiederlo con un’interpellanza al Comune di Torino sono i consiglieri della Circoscrizione 8 Serena Fiorelli, Raffaella Pasquali, Vittorio Francone.
Una richiesta anche in considerazione che è di circa 100 milioni di euro la spesa prevista il progetto di riqualificazione del Parco, finanziato con i fondi europei del PNRR in arrivo nell’ambito del programma Next Genereation EU, che dovrebbero orientare il progetto verso una logica green e di sostenibilità.
Fluido, Rotonda e Chalet: i locali riassegnati
Ad oggi le strutture che erano state riassegnate (lo Chalet alla cooperativa Vivenda Spa, Il Fluido alla Invest Srl e La Rotonda, assegnata a un’imprenditrice dopo essere stato difeso strenuamente dall'ex sindaca Appendino) dovrebbero essere oggetto di interventi. Davanti agli ingressi in effetti capeggiano catene e lucchetti, le porte sono chiuse, e mentre davanti al Fluido un cartello cita “Work in progress”, all’entrata dello Chalet una porta socchiusa fa presumere che qualcosa si muova, mentre La Rotonda appare piuttosto deserta.
Ma a destare maggiore preoccupazione per i consiglieri sono anche L’Imbarco Perosino, sotto sfratto e in attesa di conferma per trasformarlo in bene comune, e Villa Glicini, messa all’asta il mese scorso.
Le prossime quattro aree di intervento
Torino Esposizioni e il Teatro Nuovo, le aree verdi, l’area fluviale e il Borgo medievale sono i quattro principali filoni d’intervento. “Secondo le ultime dichiarazioni pubbliche della precedente amministrazione la maggior parte dei fondi saranno destinati alla ristrutturazione di Torino Esposizioni (circa 70 milioni di euro) - scrivono i consiglieri - una decina di milioni alle aree verdi, altrettanti per l’area fluviale, 6 milioni di euro verranno invece destinati per completare il restauro del Borgo medievale.
Cosa si chiede al Comune
Ma non è solo su questi locali che la Circoscrizioni chiede ragguagli: “l’effettivo stato di avanzamento dei progetti e dei finanziamenti stanziati sull’intero parco e su ciascun filone di intervento”; “quale è stato il livello di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini in fase di progettazione degli interventi e quali saranno le misure prese per garantirne e migliorarne la fruizione collettiva”; “l’attuale condizione giuridica dei locali all’interno del Parco per capire gli spazi disponibili”; “lo stato di attuazione per la formazione di un Comitato di gestione del Parco”.
L’interpellanza che sarà presentata questa sera durante il Consiglio di Circoscrizione e sarà trasmessa direttamente al Comune di Torino il quale dovrebbe dare una risposta entro 30 giorni.
“L’interpellanza art. 45 che questa sera voteremo positivamente - conclude il presidente di circoscrizione Massimiliano Miano - è volta a far luce sul futuro del Parco e di tutte le strutture non ancora assegnate o comunque chiuse al pubblico”.