I guerrieri della notte che hanno rischiato di devastare il centro di Nichelino sabato, con lo scontro tra gruppi locali e bande arrivate da Barriera di Milano, hanno fatto puntare i fari di tutta Italia sulla città guidata da Giampiero Tolardo. E' la seconda volta che accade, in due mesi e mezzo, dopo il maxi rave di fine ottobre nella frazione di Stupinigi.
Tavolo per la sicurezza e l'ordine pubblico
Il primo cittadino, per uscire da questa fase complicata, chiede l'aiuto di Stefano Lo Russo e delle istituzioni e la convocazione di un tavolo per la sicurezza e l'ordine pubblico: "Nei prossimi giorni contatterò il sindaco della città metropolitana (Lo Russo, ndr) e il prefetto Raffaele Ruberto per promuovere azioni comuni per prevenire e contrastare azioni deplorevoli come quella avvenuta sabato sera".
Verzola: "Indagare le ragioni del disagio"
L'assessore alle Politiche giovanili del Comune di Nichelino, Fiodor Verzola, pur "non giustificando assolutamente o minimizzando ciò che è successo", chiede di indagare il fenomeno che ha prodotto la guerriglia urbana dell'altra sera: "In queste ore ho letto di tutto: tra chi augurava pallottole nelle ginocchia, chi i lavori forzati, chi auspicava il ritorno del militare o chi, più semplicemente, da una posizione di estrema comodità, puntava il dito nei confronti dei ragazzi che si sono fronteggiati. Il nostro compito, se vogliamo trovare una soluzione, è indagare sulle cause (tante) che alimentano il disagio giovanile, cercando di tornare a comunicare con i giovani del territorio attraverso chiavi di lettura e linguaggi che non possono essere esclusivamente codificati sui nostri schemi di ragionamento tradizionali, altrimenti troveremo sempre un muro tra noi e loro".
"Qualcuno diceva: 'Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno'. Da qui credo si debba ripartire, agendo insieme per trovare non soltanto punizioni, inutili da sole, ma soprattutto esempi positivi in cui i giovani possano identificarsi, strumenti utili a crescere, spazi di protagonismo in cui socializzare", prosegue Verzola.
"Una cabina di regia nazionale"
"È ovvio però, che senza una vera e propria cabina di regia nazionale, senza aiuti concreti, anche economici, lasciare soli gli enti locali a fronteggiare una crisi generazionale trasversale in Italia, non permetterà a nessuno di trovare una soluzione definitiva", conclude l'assessore di Nichelino. "Questa è la nostra precisa responsabilità, a qualsiasi livello ci si possa trovare, che si ricopra un ruolo istituto meno: trovare risposte, non giudizi e sentenze".