Un anno di prova per la "rivoluzione" viabilità in via Vanchiglia. Sceglie la via del compromesso con i cittadini ed i commercianti l'assessore alla mobilità Chiara Foglietta. Oggi in commissione sono infatti stati ascoltati i residenti del quartiere della Circoscrizione 7 che, a metà dicembre, avevano presentato una petizione per chiedere di stoppare la realizzazione del divisorio tra mezzi pubblici e privati in via Vanchiglia.
438 firme per dire no al cordolo
Su questa strada, che connette corso Regina Margherita con piazza Vittorio, transitano le linee bus 55 e 30, oltre al tram 15. Il cordolo creerebbe di fatto una corsia riservata al Tpl, che spesso deve fare i conti con il traffico congestionato. Un'idea che trova però contrari 438 firmatari, guidati da Giuseppe De Michele che oggi ha ribadito: “Le modifiche messe in atto non soddisfano il quartiere. La strada è ora molto stretta, con i dehors allargati sono venuti meno i posti auto”.
“Questa separazione - ha proseguito - tra mezzi pubblici e privati ha poco senso: i bus e tram passano ogni 15 minuti”.
Foglietta: "Un anno di prova"
"Dopo essermi confrontata con gli uffici - ha replicato Foglietta - e con il presidente della 7 Luca Deri abbiamo deciso di abbassare il cordolo da 30 a 15 centimetri e di mettere i cuscini berlinesi. Faremo però un anno di prova e vedremo come andrà: capisco i disagi, ma l'idea è di favorire il tpl". Il divisorio dimezzato, ha poi chiarito l'assessore, non "comporta nessuna spesa in più perché è già nei depositi Gtt".
I lavori di installazione dei due arredi per la moderazione del traffico inizieranno a marzo, in ritardo rispetto al cronoprogramma, perché gli uffici comunali hanno dovuto dare la precedenza agli interventi in piazza Carducci.