Scuola e formazione - 15 febbraio 2022, 20:04

La rabbia degli studenti si leva anche dal Regina Margherita: “Occupazione fino a venerdì”

Durante l'assemblea andata in scena nel pomeriggio, i rappresentanti di istituto hanno spiegato la scelta di unirsi alla protesta: nel mirino alternanza scuola-lavoro, maturità e istituzioni

liceo regina occupato

Gli studenti del Regina Margherita: “Occupazione fino a venerdì”

Alternanza scuola-lavoro, esami di maturitàrepressione scarso dialogo con le istituzioni: sono sempre questi i temi attorno al quale ruotano le proteste portate avanti nelle scuole superiori torinesi. Anche il Liceo Regina Margherita di via Valperga Caluso, occupato oggi, non è stato da meno.

Le rivendicazioni degli studenti

Gli studenti hanno ribadito le istanze già chiaramente espresse nel corso degli ultimi cortei in un'assemblea andata in scena oggi pomeriggio nel cortile della scuola: “Il problema dell'alternanza scuola-lavoro - ha sottolineato Gaiarappresentante di istituto – risiede nella sua struttura: siamo favorevoli ad un avvicinamento al mondo del lavoro ma vorremmo istituire commissioni paritetiche che ci permettano di avere voce in capitolo senza subire passivamente le decisioni dei docenti. In moltissimi casi, infatti, invece di essere seguiti da personale specializzato in una mansione attinente al nostro percorso di studi ci troviamo a fare tutt'altro”.

Gli occupanti recriminano anche sullo scarso dialogo con le istituzioni: “Veniamo ostacolati – ha aggiunto – anche da una parte del corpo docente di vecchia generazione, che sommerge tutti gli altri con il proprio apparato normativo etico-morale. La nostra voglia di dialogare è dimostrata dal non aver bloccato le lezioni e dall'aver chiesto le aule senza atti dimostrativi fini a se stessi”.

Non è andato troppo sul sottile, invece, Lorenzorappresentante di istituto della succursale (non occupata) di via Casana: “L'alternanza scuola-lavoro – ha dichiarato - non è nata a scopo formativo ma introdotta per fare un regalo alle imprese e, nel peggiore dei casi, si trasforma in sfruttamento. Dopo non aver sostenuto un esame di maturità stabile da prima della pandemia, inoltre, non esiste che le carte in tavola vengano cambiate nel pieno dell'anno scolastico a gennaio: gli studenti di 5° si ritroveranno di colpo con 2 prove scritte senza aver avuto una didattica adeguata anche a causa della dad”.

La manifestazione di venerdì 18

L'assemblea è servita anche per rilanciare l'appuntamento con la manifestazione di venerdì 18 febbraio, giorno in cui finirà anche l'occupazione: “Chiediamo - ha concluso – le dimissioni di Bianchi e Lamorgese. Il movimento studentesco è ripartito con grande fermento e proseguirà, le dichiarazioni di questi ultimi giorni non contribuiscono a creare un bel clima: non ci aspettiamo che da un momento all'altro si mettano ad ascoltarci e per questo crediamo di poterlo ottenere solo conquistandocelo”.

Marco Berton

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