In principio è stato il no alla guerra, con dichiarazioni dei politici, delle associazioni e degli studenti. Poi è stato l'impegno diretto, con la raccolta fondi organizzata dal Comune assieme ad enti e organizzazioni del territorio, infine è stata l'accoglienza dei primi profughi e l'inserimento dei bambini nelle scuole della città.
Da qualche giorno il Comune di Moncalieri ha deciso di essere ulteriormente vicino a chi è fuggito dalle bombe che da due mesi devastano Kiev e dintorni, aprendo una sezione in lunga ucraina sul suo sito ufficiale.
Tutte le informazioni, dall'accoglienza alla sanità
Qui è possibile ricevere tutte le informazioni che riguardano l'accoglienza in città, come poter incontrare i propri connazionali (Casa Vitrotti è il luogo prescelto, ndr), come imparare l'italiano e dove frequentare dei corsi in presenza, tutte le modalità da espletare, dalla vaccinazione anti Covid alle cure odontoiatriche gratuite, oltre ad avere le indicazioni necessarie per avere il permesso di soggiorno.
Montagna: "Far sentire i profughi dei veri cittadini"
Il sindaco Paolo Montagna ha spiegato in questo modo l'iniziativa: "Chi scappa dalla guerra non ci ha scelto per trascorrere qui le vacanze, per questo in primis abbiamo convocato i 71 moncalieresi che hanno origine ucraina per capire quali potevano essere le esigenze dei loro parenti e amici in arrivo da Kie. Il problema della lingua è apparso subito fondamentale, da qui siamo partiti pensando a creare la sezione speciale del sito in lingua ucraina: perché fosse facile e fruibile da tutti".
Al momento sono sessanta gli ucraini arrivati a Moncalieri dall'inizio del conflitto, 33 adulti e 27 minori: "E' un dovere aiutarli - ha concluso il sindaco Montagna - per questo diventa impellente provare a dare loro tutte le risposte possibili per fornire l'assistenza e l'accompagnamento necessari. La sezione del sito in ucraino serve a farli sentire dei veri cittadini".