Dopo Roma, Bari e Modena anche Torino potrebbe aderire all'Affido Culturale: a lanciare la proposta la consigliera del Pd Amalia Santiangeli. "Nelle zone più fragili - ha spiegato l'esponente dem - ci sono bambini e ragazzi che, per mancanza di opportunità educative nelle famiglie e di possibilità economiche, non visitano e frequentano mai luoghi culturali come ad esempio il teatro, il cinema e il museo: occasioni culturali fondamentali per la crescita formativa".
"Accompagnatori per bambini e famiglie in povertà educativa"
La mozione chiede quindi che Torino istituisca "l'affido culturale. Una persona single, una coppia o un genitore possono diventare accompagnatore per bambini e famiglie problematiche che questi luoghi non li frequenterebbero mai". Un'iniziativa che si collega a quella promossa lo scorso febbraio dalla Città, che ha aderito al network dei Comuni amici delle Famiglie. Quest'ultimo riunisce a livello nazionale oltre 100 realtà che intendono promuovere politiche per il benessere familiare.
Liardo (FdI): "Povertà culturale si combatte sostenendo intera famiglia"
E la vicesindaca Michela Favaro ha accolto favorevolmente la proposta di Santiangeli, sottolineando come sia importantissimo "consentire ai ragazzi di usufruire spazi culturali". Critico l'esponente di FdI Enzo Liardo, che ha sottolineato come "la povertà culturale non si combatte affidando seppur ad ore un bambino ad una famiglia più fortunata che lo porti al museo o al teatro". "E’ l’intera famiglia fragile - rincara il vicecapogruppo - che va sostenuta nella propria unità, senza interventi di 'affidatari' terzi. Il Comune preveda il sostegno di personale qualificato nelle scuole, non single in cerca di un minore da portare al museo, così come accessi gratuiti per le fasce più deboli".