Sport - 08 settembre 2022, 14:20

Juventus: un cantiere aperto con rinnovate ambizioni

La Juventus non ha passato grandi momenti nelle ultime due stagioni, in calo rispetto al filotto di nove scudetti consecutivi tra 2012 e 2020: vediamo le prospettive per il 2022/23

Juventus: un cantiere aperto con rinnovate ambizioni

La stagione calcistica 2022/23 è appena iniziata: con il mondiale in Qatar a cavallo tra novembre e dicembre prossimi, si è dovuto anticipare l’inizio e condensare un calendario già fittissimo.

Tutti conoscono la storia del più grande club di calcio di Torino, ma la Juventus è pronta a scriverne una nuova, importante pagina.

Un mercato senza eguali

In Italia nessuno ha vissuto un mercato come quello della Juventus: i bianconeri, contando anche le spese faraoniche per Vlahović (per circa 70 milioni di euro più bonus, per un totale di 90 poteziali), Zakaria (8,6 milioni di euro) e Gatti (7,5 milioni di euro più 2,5 di bonus) a gennaio, hanno ulteriormente rinforzato la rosa con gli arrivi di Angel di Maria (ex PSG, a parametro zero), Gleison Bremer (dalla rivale storica del Torino, per circa 50 milioni di euro) e Filip Kostic (circa 17 milioni di euro, dall’Eintracht Frankfürt), senza contare il rientro dal prestito di Rovella.

Un misto di giovani di grande prospettiva e campioni affermati, con l’obiettivo di tornare a vincere in Italia e a competere ad alto livello in Europa. La campagna acquisti a gennaio è stata finanziata dalle cessioni al Tottenham di Bentancur (circa 25 milioni, tra parte fissa e bonus) e Kulusevski (3 milioni per il prestito da gennaio a giugno 2022, 7 milioni per il prestito per la stagione 2022/23, e 35 milioni per il riscatto divenuto obbligatorio in seguito alla qualificazione in Champions League dei londinesi). In estate, gli acquisti sono potuti avvenire grazie alla cessione del difensore Matthijs de Ligt al Bayern Monaco per quasi 70 milioni di euro.

Spese senza eguali in Italia, dunque, ma tutte sostenute da cessioni di peso equivalente: un classico esempio di player trading, pratica necessaria in tempo di crisi economica come quella che viviamo (il calcio non fa eccezione), ma possibile in questi modi solo se in rosa sono già presenti campioni (o futuri campioni) dal valore elevato.

Le prospettive della Juventus per il 2022/23

Con una simile campagna acquisti, che ha rinforzato una rosa già forte (si conti anche l’assenza di un giocatore determinante come Federico Chiesa, di rientro a gennaio 2023 dall’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro), la Juventus torna ad avere la rosa più forte d’Italia. È vero che non ci sono più i due leader della difesa e dell’attacco, ovvero Giorgio Chiellini (il cui contratto è scaduto, e che ha scelto di continuare ai Los Angeles Galaxy) e Paulo Dybala (anche lui andato via a zero, accasandosi alla Roma), ma sono stati entrambi sostituiti a dovere.

In questi giorni si vocifera addirittura di due ulteriori innesti di assoluto livello: Memphis Depay, che si sta per liberare dal Barcellona, e Leandro Paredes, ai margini del PSG e quindi forse ottenibile in prestito.

Se i due, nuovi colpi dovessero andare in porto, difficilmente la Juventus avrà difficoltà a dominare nuovamente in Italia e a risalire la china anche in Europa. La prima partita di campionato con il Sassuolo è stata senza storia, un netto 3 a 0 in casa macchiato solo dall’infortunio di Angel di Maria, e con il tempo Allegri dovrà solo trovare la giusta alchimia tra i giocatori per far rendere la squadra per quanto vale.

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