Il Teatro Regio riparte: con un nuovo look, dovuto alla ristrutturazione del palcoscenico e non solo, e con una nuova stagione. Ma per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo si tratta in realtà di una "doppia ripartenza": "Quella del nuovo Regio con un nuovo vertice e un nuovo consiglio di indirizzo su basi decisamente più solide - spiega - e una ripartenza anche simbolica dopo gli anni di chiusura dovuti al Covid".
"Il Regio sta tornado a regime", ha detto Lo Russo, ieri, alla presentazione del cartellone, "non lavora più in emergenza, ma con una ordinaria programmazione dopo il commissariamento che si è concluso con il riordino dei conti". "D'ora in avanti servirà una visione artistica che rilanci, e soprattutto consolidi, la vocazione nazionale e internazionale del Regio e un'attenzione ai conti perché non c'è casa che può stare in piedi se le fondamenta cedono".
Il sovrintendente del Regio, Mathieu Jouvin ha invece parlato dei conti: "La situazione finanziaria del Regio si è stabilizzata. Il passato è quasi chiuso. Il decreto sulla patrimonializzazione delle fondazioni liriche darà al teatro le risorse di cui ha bisogno. Tutto questo è molto positivo. Per il presente e per il futuro siamo attenti a costruire una stagione che dà possibilità al teatro di fare un rilancio in sicurezza finanziaria. Dobbiamo fare un progetto artistico sostenibile per il teatro. Oggi ci concentriamo sulla riorganizzazione per sviluppare progetti in futuro senza mettere in pericolo il teatro. Incontreremo il nuovo ministro, spero sostenga il teatro lirico".