Se Torino sta cambiando, in calce al progetto c'è (anche) la firma del Politecnico di Torino. Da bravi ingegneri e architetti, ma anche da visionari. Parola di Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, che ribadisce e aggiorna la sua ricetta per un ateneo che domani inaugura il suo nuovo anno accademico, alla presenza del ministro dell'Università, Anna Maria Bernini.
Ex Westinghouse: si parte entro il 2023
Il Politecnico cresce (nei numeri), ma la crescita non è solo concettuale. È anche fisica ed economica, con 500 milioni di euro di investimenti pronti a essere utilizzati in 5 anni. Tra le nuove aree coinvolte c'è la zona ex Westinghouse e dell'Energy center. "Sarà un pezzo importante di un quartiere e una città che sta cambiando in maniera molto veloce. Entro il 2023 ci hanno garantito dal Comune che si partirà sul serio".
E dal sindaco, Stefano Lo Russo, arrivano conferme: "L'intervento potrà partire entro poche settimane, quando sarà completato l'iter urbanistico necessario", ha detto il primo cittadino a proposito del centro congressi che sorgerà di fronte al carcere de Le Nuove. "C'erano contrasti con il territorio, ma adesso li abbiamo superati: mi sento ottimista".
Dal Valentino a Barriera di Milano
Riflettori accesi anche su Torino Esposizioni, proprio sulle rive del Po. "Rimoderneremo padiglione 1, 3a e 3b per riunificare le architetture al Valentino. Ma interverranno anche alla ex Manifattura Tabacchi insieme a Unito per custodire patrimoni e testimonianze degli atenei. Ma sarà anche un luogo di inclusione sociale, in un luogo iconico come la Circoscrizione 6 e dove arriverà la metro2. Dove ci sono studenti, c'è rilancio sociale e rinnovamento".
Il Palazzo del Lavoro come pezzo del Parco della Salute (e per il museo di Piero Angela)
Rimanendo nelle vicinanze del Po, "C'è un progetto che invece soffre, a Torino: quello del Parco della Salute, che mi auguro possa andare avanti. Sarebbe un'ottima occasione per mescolare il sangue con UniTo e con la ricerca. Il Palazzo del Lavoro potrebbe essere una buona occasione per cominciare a realizzare il Parco in attesa dei nuovi ospedali". "E mi piacerebbe fosse sede del Museo Piero Angela", aggiunge Saracco, pur rimandando ogni prospettiva e decisione a Cassa depositi e prestiti. Un pensiero che era già emerso in passato, in zona Palazzo Civico e che trova quindi sostenitori.
Il cuore dell'auto e dell'aerospazio
"Altri 16mila metri quadri per laboratori e aule al Manufacturing center di Mirafiori, mentre Leonardo ha conferito da dicembre una palazzina e 12mila metri quadri in corso Marche, per aerospazio e innovazione con le imprese. E poi in Envipark vogliamo intervenire per trasformarla in una Cittadella della trasformazione ecologica".
Attirare le aziende, anche grazie a manager specialisti
Tutti questi movimenti porteranno effetti, diretti o indiretti. "Porteremo persone sul territorio: sono tempi di creatività, di nuove start up, ma anche di reshoring. Le aziende stanno abbandonando Paesi non più convenienti, Cina e non solo. E ci sono aree pronte a ospitare aziende che tornano o che arrivano dall'estero. Posti di lavoro, famiglie, bisogni culturali e di consumi. La città deve rifiorire intorno a queste opportunità e le università sono propulsori sociali a 360 gradi".
"Dobbiamo andare veloci, se vogliamo cogliere le occasioni del Pnrr: atenei, aziende e istituzioni. Mi aspetto che dei facility manager si occupino di liste di aziende che si vogliono trasferire in città e che man mano questo accada. Sta succedendo proprio ora in corso Marche, tramite Finpiemonte, per costruire la Cittadella delle start up dell'aerospazio. E accadrà anche nella ex area di Tne, come Cnh ha ceduto un'ulteriore area. C'è stata una svolta e siamo entusiasti di dare un contributo, così come UniTo a Grugliasco".
Il Poli come antidoto allo spopolamento di Torino
"Torino perde ogni anno 5000 abitanti e noi ne portiamo oltre 2000. In parte cerchiamo di compensare il disavanzo di popolazione, che ha riflessi anche sul fronte del welflare e non solo. Noi forse non ci raccontiamo abbastanza bene, ma stiamo facendo qualcosa di veramente grande. Lo diremo al ministro Bernini".