"Vogliamo dare voce al lavoro e combattere le disparità, combattendo la precarietà e dando a tutti la possibilità, innanzitutto ai giovani, di vivere in una condizione dignitosa per il lavoro che fanno, senza essere sfruttati o andare all'estero". Così Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, al secondo giorno del congresso provinciale della Cgil Torino, che elegge il successore di Enrica Valfrè, segretaria uscente della Camera del Lavoro cittadina dopo 8 anni e due mandati.
Da Torino lancia un messaggio chiaro, dirompente: "Puntiamo alla settimana lavorativa di 4 giorni: deve essere uno degli obiettivi strategici de sindacato italiano e non solo italiano: significa essere pronti a ridurre gli orari, ma anche un maggiore utilizzo degli impianti. E poi serve il diritto alla formazione permanente durante tutto l'arco della vita lavorativa, in orario di lavoro e in maniera retribuita".
"La gente non arriva a fine mese: si taglino le tasse"
"La gente non arriva a fine mese e quindi bisogna affrontare la questione salariale, con una riduzione del carico fiscale su dipendenti e pensionati, rinnovando i contratti nazionali e aggiornando le regole di rappresentanza - ha aggiunto -: chiediamo gli stessi diritti e tutele tra tutte le forme di lavoro, dipendenti, autonomi e partite Iva. La competizione non si fa sulla pelle delle persone. Queste sono le priorità da affrontare e chiediamo al Governo di agire in questa direzione, anche colpendo gli extra profitti in un 2023 che si annuncia come un anno molto complicato. Servirebbe un contributo di solidarietà a chi ha fatto extra profitti".
Distacco tra politica e lavoro
Tra inflazione, costi e guerra di cui non si vede la fine, "l'insieme di queste questioni rischia di far emergere le difficoltà di un Paese tra i più indebitati d'Europa e che non ha la capacità di farcela da solo. Il rischio è che si taglino ancora servizi e stato sociale, mentre la politica si stacca sempre di più dal mondo reale e dai lavoratori. Sono sempre di più quelli che non vanno a votare. Bisogna impedire che le persone, per lavorare, debbano darsi battaglia tra di loro".
Mirafiori: "Aumentati i tempi e i carichi di lavoro"
Su Mirafiori "si sono registrati aumenti dei tempi e dei carichi di lavoro e in questo senso bisogna portare a ragionamenti sull'organizzazione. Il contributo dei robot non è da demonizzare, ma dipende da come li si usano. Le persone devono essere aggiornate da queste scelte strategiche e di organizzazione e magari poter dire la loro".