Dopo 8 anni di chiusura, questa mattina ha riaperto la storica buvette del Comune di Torino, accanto alla Sala Rossa. A servire caffè e preparare i pranzi saranno ragazzi e ragazze autistici e con disabilità cognitive, di Att Srl e Magazzini Oz: anche il cibo avrà una finalità sociale, perché sarà tutto a Km0.
"Questa riapertura - ha spiegato la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo - segue un programma di rifunzionalizzazione degli spazi di Palazzo Civico: dopo la riapertura della sala stampa, oggi la buvette".
"Porte aperte ai torinesi"
"Ieri mattina - ha aggiunto Grippo - in Sala Rossa abbiamo ospitato un evento di Biennale Democrazia. Dopo l'incremento delle visite guidate per turisti e torinesi, vogliamo aprire il più possibile le porte di Palazzo Civico ai cittadini". La buvette cessò la sua attività nel settembre 2014. La motivazione? Complice la volontà di ridurre le spese, l'amministrazione Fassino tagliò il contributo annuale di 15mila euro: all'epoca nessun privato si fece avanti per gestire il servizio.
Caffè a prezzo normale per sindaco e politici
A differenza del passato, i prezzi delle bevande e dei pasti non saranno "calmierati", eccezion fatta per i dipendenti. Qualche esempio? Il sindaco, gli assessori ed i consiglieri comunali pagheranno acqua e caffè ad 1.50 euro, mentre gli uffici un euro. "Vogliamo che diventi un luogo - ha spiegato la vice sindaca Michela Favaro - di tutti e tutte. La sfida della riapertura, in via sperimentale, per un anno è stata colta da due belle realtà territorio".
Aperta il lunedì
Il bar sarà attivo momentaneamente tutti i lunedì, in occasione del Consiglio Comunale, dalle 8 alle 20: se il progetto funzionasse economicamente, la Città ipotizza di estendere ulteriormente l'orario. "I prodotti serviti provengono da filiera corta, cioè a km0: la bontà di gusto incontra quella sociale" ha concluso Favaro. A servire quindi caffè e pranzi ci saranno i camerieri - ragazzi e ragazze autistici o con disagio cognitivo e psichico - di Att srl.
"Dietro un caffè che offriamo - ha spiegato l'ad Carlo Tresso - ci sono storie di persone, c'è un valore in più".