Politica - 29 aprile 2023, 06:59

Famiglie arcobaleno, in piazza anche la politica. Appendino attacca il Governo: “È contro i bambini”

La deputata ed ex sindaca di Torino ha partecipato al presidio organizzato ieri dal Coordinamento Torino Pride. Presente anche l'assessore alle politiche sociali Jacopo Rosatelli

Famiglie arcobaleno, in piazza anche la politica. Appendino attacca il Governo: “È contro i bambini”

Non solo associazioni: ieri, in piazza insieme alle famiglie arcobaleno, c'era anche tanta politica. A spiccare, in modo particolare, è stata la presenza della deputata del Movimento 5 Stelle ed ex sindaca di Torino Chiara Appendino, che nel 2018 fu la prima in Italia a registrare all'anagrafe il figlio di una coppia omogenitoriale (più precisamente dell'allora consigliera comunale e attuale assessora Chiara Foglietta e della compagna, ndr). Al presidio ha partecipato anche l'assessore alle politiche sociali e pari opportunità del Comune Jacopo Rosatelli.

Appendino: “Il Governo è contro i bambini”

A margine della manifestazione, Appendino ha attaccato duramente il Governo Meloni: “È - ha commentato – contro i bambini, che a causa sua non hanno gli stessi diritti di tutti gli altri e rischiano molto, ad esempio in caso di morte del genitore biologico. In Parlamento c'è una mia proposta per porre fine a queste discriminazioni, mentre ricordo che la maggioranza ha bocciato un regolamento europeo che avrebbe permesso di risolvere almeno in parte la questione sui diritti; mi chiedo come possa, infine, una premier donna che si vanta di essere madre a portare avanti queste politiche”.

Rosatelli invoca una “lotta civile dei comuni”

Secondo Rosatelli, unico membro della Giunta presente ieri, anche le amministrazioni locali dovrebbero muoversi a livello politico: “La Città – ha sottolineato – può riunire tutti i comuni in una lotta civile con lo scopo di ottenere una legge che li metta nelle condizioni di riconoscere quei diritti sacrosanti. Le scelte di vita delle persone devono essere slegate dalla propaganda, mentre il Governo agita fantasmi per distrarre da una realtà fatta di bambini senza diritti. La strada è difficile ma dobbiamo far crescere la domanda sociale: tutti devono fare la propria parte e i comuni devono prendere l'iniziativa”.

La polemica sulle bandiere dei partiti

Una piccola polemica, infine, ha riguardato le bandiere dei partiti: Gli organizzatori – ha raccontato Silvio Viale - mi hanno chiesto di rimuovere la bandiera di +Europa e lo stesso è successo ai compagni che avevano quella dei Radicali Italiani: è contraddittorio che dal palco ci si lamenti del non appoggio dei partiti e poi ce la si prenda con le loro bandiere; il problema non sono quelle presenti, ma quelle assenti. La mia presenza ha testimoniato il nostro sostegno e ha ricordato come il Consiglio Comunale si sia pronunciato a favore delle trascrizioni”.

Marco Berton

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