Viabilità e trasporti - 14 luglio 2023, 12:36

Il 1° ottobre scattano gli aumenti sui bus di Torino: biglietto a 1.90. Rincari anche per strisce blu

Costerà due euro il ticket singolo su carta. Restano invariati i prezzi degli abbonamenti settimanali, mensili e annuali: i dettagli

bus

Costerà due euro il ticket singolo su carta

Scatteranno il 1° ottobre gli aumenti dei biglietti singoli e titolo occasionali per viaggiare sui bus, tram e metropolitana di Torino. Rincari imposti dall’inflazione, che ha messo a dura prova i conti di Gtt, già in difficoltà. Resteranno invece invariati i prezzi degli abbonamenti settimanali, mensili e annuali, così come le agevolazioni previste dalla Città a tutela delle categorie di cittadini più fragili economicamente come giovani, anziani e disoccupati.

Gli aumenti

Il biglietto City digitale valido per 100 minuti e 1 viaggio in metropolitana passerà da 1.70 a 1.90 euro, mentre il costo sarà di 2 euro per quello cartaceo. Multicity, il carnet da sei biglietti da 100 minuti, passerà da 10 a 11.80 euro; Daily, su smart card, che consente un numero illimitato di corse nel giorno di validazione, da 3 a 4 euro per il digitale e da 4 a 4,50 euro per il cartaceo; Multidaily, il carnet da 7 biglietti giornalieri anche non consecutivi, aumenterà infine da 17.50 a 21 euro.

Nessun aumento per gli abbonamenti

Non subiranno alcuna variazione i prezzi degli abbonamenti Formula. Confermate le tariffe del settimanale (12 euro), del mensile (38 euro) e dell' annuale (310 euro), così come gli importi per chi ha meno di 26 anni, ovvero 25 euro per l'abbonamento mensile, 258 euro per l'annuale. I biglietti acquistati con la vecchia tariffa saranno ancora validi per 30 giorni dopo l'entrata in vigore di quelle nuove.

Foglietta: "Portare bilancio Gtt in pareggio"

La delibera con i nuovi prezzi è stata approvata questa mattina dalla Giunta Comunale e ora verrà trasmessa alla Regione Piemonte e all’Agenzia della Mobilità Piemontese."La manovra – spiega l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli - è necessaria per attutire i rincari di carburante, dovuti alla crisi energetica dello scorso anno, l'incremento dell'inflazione e dei tassi di interesse. Gtt e la Città di Torino stanno lavorando ad un piano complessivo di risanamento indispensabile per garantire i bilanci aziendali e assicurare la continuità del servizio e i livelli occupazionali e contrattuali del personale. Le misure intraprese puntano a portare il bilancio di Gtt in pareggio e ad assorbire le perdite Covid nei prossimi cinque anni”. 

Con il Pnrr flotta rinnovata

 “La proposta delle nuove tariffe – continua - tiene conto degli obiettivi strategici della Città su transizione ecologica e digitale, anche con una importante spinta alla dematerializzazione dei biglietti e il prossimo lancio (a settembre) della app per iOS. Questa decisione si inserisce in una più ampia riorganizzazione della rete, con importanti investimenti del Pnrr che permetteranno il rinnovo di oltre il 60% della flotta, composta oggi da mezzi a gasolio, in mezzi elettrici”.

I rincari della sosta

E i rincari riguarderanno anche la sosta a pagamento. La tariffa oraria smart passerà da 1 euro a 1.20 euro; la ridotta, da 1.30 euro a 1.50 euro; l'ordinaria, da 1.50 euro e 1.70 euro e la centrale, da 2,50 euro a 2,80 euro. Restano invece immutate le tariffe per gli abbonamenti di sosta per i residenti.

I commenti

E sugli aumenti arrivano critiche sia da parte della maggioranza in Sala Rossa, ma soprattutto della minoranza. Se la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale si dice felice "che si sia evitato l'aumento delle tariffe degli abbonamenti", dall'altro osserva come "2 Euro per il servizio attuale siano troppi" . "È urgente migliorarlo, per incentivare l'uso del TPL che è necessario per la transizione ecologica. E poi la metro resti aperta più a lungo, come avviene nelle grandi città", conclude l'esponente della maggioranza. 

E per la capogruppo del Pd Nadia Conticelli "l’adeguamento delle tariffe deve rappresentare non una mera manovra economica, ma un’occasione di politica tariffaria per favorire il mezzo pubblico". L'esponente dem incalza poi Governo e Regione a fare la loro parte erogando "i fondi di loro competenza". Conticelli annuncia poi che il Partito Democratico presenterà una mozione per "chiedere che si proceda rapidamente verso l’intermodalità, integrando negli abbonamenti anche la ferrovia per il tratto cittadino", oltre ad un tavolo di confronto con le rappresentanze studentesche. 

Molto severo, invece, il commento della senatrice di FdI Paola Ambrogio che accusa di un "la giunta Lo Russo di aver sferrato un duro colpo ai torinesi, aumentando il già concreto rischio di desertificazione in una città che non gode di un ottimo stato di salute e che ora vedrà anche una decrescita degli spostamenti viste le misure ‘lacrime e sangue’ prese dal primo cittadino”.

Il coordinatore provinciale e quello cittadino di Forza Italia,  Roberto Rosso e Marco Fontana, insieme al responsabile dei Trasporti cittadino del partito Tommaso Barbarino attaccano: "Alla faccia della sensibilità ambientalista e alle politiche per la transizione energetica, si tratta di un aumento dei costi eccessivo che rischia di disincentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Non solo, se lo raffrontiamo ad altre città italiane ed europee alcune modifiche di prezzo risultano essere fuori mercato sia come vendita di biglietto singolo sia nella versione carnet".

"Lo Russo colpisce ancora: ora è ufficialmente il Re delle Tasse e degli Aumenti". Va giù durissimo il capogruppo M5s in Consiglio comunale Andrea Russi. "Nel 2018 - ricorda - la giunta Appendino aumentò la durata degli stessi e ne estese la copertura a tutta la rete. Lo Russo oggi invece si limita a mettere le mani nelle tasche dei torinesi. E chi ci rimetterà di più sono i cittadini più fragili, visto che l'aumento dei biglietti cartacei sarà maggiore di quelli digitali e chi usa i biglietti cartacei sono soprattutto persone anziane".

"Noi proponemmo di portare il biglietto dei mezzi pubblici a 1 euro. Aumentando gli utenti e abbattendo l'evasione, si poteva fare nei primi 100 giorni di governo della città. Quasi due anni dopo, ecco la situazione. Aumenti, aumenti, ancora aumenti".: così, ricordando uno degli impegni presi nella campagna elettorale per le amministrative, il capogruppo di Torino Bellissima in Consiglio comunale, Paolo Damilano.

Cinzia Gatti

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