"Ci confrontiamo con una realtà molto complessa che manifesta la fragilità delle attuali infrastrutture". Così Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torno, introduce i lavori sulla cooperazione tra Italia e Francia. La cornice è il museo del Risorgimento, ma l'attualità è estrema. E punta i riflettori su quel tunnel del Frejus bloccato ormai da questa estate dalla frana caduta in Maurienne. Tra i presenti, insieme al sindaco Stefano Lo Russo, anche Andrea Agnelli, grande assente alla festa della Juve di ieri sera, in rappresentanza della Fondazione di Candiolo.
Sopralluogo sul posto
Sul posto, nelle scorse ore, si è recato Paolo Foietta, capo della delegazione italiana nella Conferenza intergovernativa Torino-Lione. "Ieri si è trattata una riunione già programmata della Commissione intergovernativa: abbiamo voluto renderci conto di quella che era la situazione. La posizione del Governo Italiano è di far in fretta. Non è accettabile un anno di attesa".
Le notizie buone arrivano dai sopralluoghi dei tecnici nella galleria Paramassi, che non è stata lesionata. Ha tenuto e i danni ferroviari sono limitati. "Ma ci sono ancora 3-4000 metri cubi da far venire giù per mettere in sicurezza l'area. Un'operazione fattibile, meccanica e manuale, ma che va fatta prima dell'inverno, quando ci saranno ghiaccio e gelo e si dovrebbe poi aspettare la primavera o l'estate", ha aggiunto Foietta.
Mai stati fermi un anno, nemmeno con la Guerra
Si fa pressione, ma non si può intervenire, essendo zona francese. "Il sollecito, anche se non possiamo sostituirci alla Francia e ai francesi, è di fare il più un fretta possibile. Se non si perde ulteriore tempo, mentre finora non sono stati fatti interventi sostanziali, si può cominciare prima dell'inverno, per poi proseguire con il ripristino all'interno della galleria", dice ancora Foietta. Che spiega: "Ci sono problemi di frammentazione dei poteri e delle logiche di intervento. Non è accettabile che si fermi l'unica linea internazionale tra Milano e Parigi. Nemmeno durante la guerra. Con volontà e risorse si potrebbe riaprire la linea in un paio di mesi. Questo permetterebbe di riaprire anche il collegamento auto, ora limitato a due corsie".
Rischio materiali pericolosi
"Un'economia moderna non può subordinare volumi di scambi così importanti a una situazione che è di manutenzione ordinaria - ribadisce Enzo Pompilio d'Alicandro, vice presidente della Camera di Commercio - Ora si è spostato tutto su gomma, compresi i trasporti pericolosi".
Numeri che pesano
I numeri ribadiscono ancora una volta quanto l'interscambio sia intenso, tra Italia e Francia. Al 31 dicembre 2022 le imprese piemontesi hanno esportato verso la Francia merci e servizi per 8,2 miliardi di euro. I settori economici che hanno inciso maggiormente sull’export piemontese verso la Francia sono i mezzi di trasporto (23,3% del totale), i prodotti alimentari (14,7% del totale) e i macchinari (14,5%); da soli questi tre settori rappresentano il 52,5% delle esportazioni piemontesi verso la Francia.
La Francia incide per il 14,21% sul totale delle esportazioni piemontesi e si posiziona al secondo posto dietro alla Germania che pesa sul totale delle esportazioni per il 14,35%. Rispetto all’anno 2018 si è registrato un aumento delle esportazioni del +23,1%.
Al termine del 2022 le imprese torinesi hanno esportato verso la Francia merci e servizi per 3,5 miliardi di euro. Nel corso del 2022 si sono registrate importazioni per 2,7 miliardi di euro. La bilancia commerciale ha fatto registrare pertanto un surplus di oltre 749 milioni di euro.
Mezzi di trasporto ed export
I settori economici che hanno inciso maggiormente sull’export torinese verso la Francia sono i mezzi di trasporto (38,5% del totale), i macchinari (18,7%) e i prodotti alimentari (8,7%). Fra i paesi di destinazione, la Francia incide per il 13,7% sul totale delle esportazioni torinesi e si posiziona al secondo posto dietro la Germania che pesa sul totale delle esportazioni per il 14,7%. Rispetto all’anno 2018 si è registrato un aumento delle esportazioni vs la Francia del +40,6%.