Attualità - 28 maggio 2025, 19:51

La parrocchia dove i bambini di Barriera di Milano giocano con le forze dell'ordine

La Chiesa di Maria Regina della Pace, guidata da un anno e mezzo da Don Andrea, è presidio di socialità e sostegno ai residenti del quartiere. Nel pomeriggio, i piccoli in piazza Foroni per giochi e merenda

La parrocchia dove i bambini di Barriera di Milano giocano con le forze dell'ordine

La parrocchia dove i bambini di Barriera di Milano giocano con le forze dell'ordine

A Barriera di Milano c'è un posto dove i bambini giocano con le forze dell'ordine. È la parrocchia di Maria Regina della Pace, che si trova tra corso Giulio Cesare e corso Palermo: la zona più complicata del quartiere, dove si fronteggiano gli spacciatori, da un lato, e l'esercito, dall'altro.

Vigili e carabinieri fanno da istruttori

Ma la Chiesa gestita dal parroco Don Andrea, si sa, è un luogo di unione, sostegno e supporto per i residenti, basti pensare alla fiaccolata organizzata pochi giorni dopo l'uccisione del giovane Mamoud Diane lo scorso 3 maggio.

Così, tra le varie iniziative che organizza la parrocchia, ecco che l'attività più interessante è quella che vede vigili e carabinieri fare da istruttori. "Fa bene ai bambini, ma fa bene anche a loro" dice Don Marco, l'altro parroco della comunità. Da qualche settimana, quattro poliziotti della municipale vanno all'oratorio un'ora a settimana, a fare da maestri di calcio e pallavolo ai piccoli frequentatori, che li vedono anche in divisa.

Il rapporto tra giovani e forze dell'ordine

"Siamo partiti con un carabiniere che ha iniziato a venire una volta a settimana a dare lezioni di judo - ha raccontato Don Marco - Ha fatto passare una serie di messaggi molto belli, come il non dovere dimostrare di essere forte da parte di chi lo è davvero. Da lì ci siamo rivolti all'assessore Porcedda e abbiamo quattro vigili che fanno gli istruttori qui una volta a settimana, mentre il carabiniere purtroppo è stato trasferito. I bambini vedono uomini in divisa che giocano con loro, non come nemici, e penso che faccia bene anche a loro. È importante fare entrare qui le forze dell'ordine, per creare legame di fiducia". 

Tra le altre attività della parrocchia: un centro di ascolto, il supporto alimentare che fornisce pacchi a circa 300 famiglie, dopo scuola, centro estivo, corsi. Importante è la presenza di Houda, che lavora per la Chiesa come mediatrice culturale e fa da ponte con la popolazione immigrata di Barriera di Milano. "Vengono qui quasi solo le donne - dice - e per loro è importante vedere una donna araba, col velo e che parla la loro lingua". 

Lo scopo di Don Andrea è portare in strada i bambini e le persone, per tornare a vivere Barriera di Milano e riappropriarsi del quartiere a discapito della criminalità. "Alcuni negozi stanno aperti troppo tempo - ha detto - vendono alcolici fino a tardi e questo è uno dei problemi del quartiere. Altri chiudono, l'ultimo è Toys in corso Giulio Cesare, e anche questo è un problema. Bisogna invogliare a stare sul territorio, a partire dalle associazioni del terzo settore e a seguire i negozianti".

I bambini protagonisti in piazza Foroni

Proprio per questo motivo, questo pomeriggio è andato in scena un evento, organizzato dai mercatali del Goia e dalla parrocchia, per portare in piazza Foroni i bambini con giochi e merende. Un modo per riaccendere il quartiere dopo settimane di tante polemiche e notizie di cronaca. Prima, la commissione sanità e servizi sociali del Consiglio comunale di Torino, ha visitato la parrocchia, dove Don Andrea ha spiegato ai consiglieri le attività svolte.

"L'obiettivo di questo sopralluogo - ha commentato il presidente della commissione, Vincenzo Camarda - era portare le istituzioni in Barriera e riconoscere l'operato che la parrocchia ha fatto, come la pulizia del quartiere, il momento di preghiera per Mamoud e soprattutto quello che faranno. Ho proposto di istituire un osservatorio d'area che metta al tavolo i servizi del terzo settore e le istituzioni, affinché si crei un coordinamento mensile per verificare le azioni messe in campo. Sicurezza non è solo azione di forza ma anche educazione e socialità".

Francesco Capuano

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