S. Rita / Mirafiori - 04 giugno 2025, 13:00

In Circoscrizione 2 si approvano due delibere (e si evita il rischio commissariamento)

Minoranza all’attacco: "Consiglio iniziato con grave ritardo". E intanto passano i documenti sulle feste di via e il patto di collaborazione per via Negarville

In Circoscrizione 2 si approvano due delibere (e si evita il rischio commissariamento)

Dopo quattro Consigli caduti per mancanza del numero legale, finalmente in Circoscrizione 2 si è riusciti a concludere la discussione di tutti gli atti all'ordine del giorno (in data 3 giugno) e soprattutto ad approvare almeno una delibera. Passaggio, quest'ultimo, necessario per evitare il rischio commissariamento (essendo quasi allo scadere del 90esimo giorno utile. Il regolamento del Comune di Torino, infatti, prevede che non possano passare più di 90 giorni tra l'approvazione di una delibera e l'altra). Ma certo, non sono mancate le polemiche. Basti pensare che il Consiglio è terminato alle 21.56.

Il patto di collaborazione

All'ordine del giorno l'approvazione della delibera sul patto di collaborazione tra la Circoscrizione 2 e le associazioni del territorio - Aris Aps (capofila), Anpi sezione Torino, Come noi onlus, Crt teatro educazione Edartes aps, Formeduca aps, I tralci onlus, finalizzato alla cura e gestione comune dei locali di via Negarville 8/48 bis (piano terra), 8/28 (primo piano), e parte del giardino Emilio Pugno (area verde adiacente ai portici di via Negarville 8/48 bis). Un progetto seguito dal coordinatore al Bilancio, Federico Raia, che ha visto 13 partecipanti al voto (12 favorevoli e un astenuto) e l'ostruzione politica dell'opposizione. Con emendamenti presentati e poi ritirati.

"Siamo molto soddisfatti per l’approvazione unanime di questa delibera, che rappresenta un passo importante per il nostro territorio. È il risultato di un percorso di coprogettazione insieme alle associazioni locali, vere protagoniste di questo patto. A loro va il nostro più sincero ringraziamento: costruire insieme il bene comune resta la nostra più alta priorità - così Raia -. Per chi, come me, è nato e cresciuto a Mirafiori Sud, è evidente quanto questo quartiere sia vivo, reattivo e capace di generare opportunità per tutte e tutti. Questo patto dà il via a numerose iniziative che animeranno la vita del quartiere: spazi di studio e coworking, attività culturali e ricreative, progetti di cura degli spazi pubblici, tutti pensati e realizzati dai cittadini, per i cittadini. Si tratta di un tassello fondamentale all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione urbana che stiamo portando avanti insieme al Comune: un percorso già avviato con la riapertura di alcune attività commerciali in via Negarville 8 e con la prossima riapertura della biblioteca. Mirafiori è ripartita, e non ha alcuna intenzione di fermarsi".

Le feste di via

Approvata anche una seconda delibera sulla calendarizzazione delle attività di promozione commerciale delle feste di via, con riferimento al secondo semestre (luglio/dicembre). Portata dal coordinatore al Commercio, Riccardo Prisco, e oggetto di contestazione da parte dei consiglieri M5s Rita Grimaudo e Juri Bossuto. "E' incredibile - ha attaccato Grimaudo -, come quartieri del calibro di Santa Rita e Mirafiori siano ridotti ad avere appena tre feste commerciali dall'estate a Natale". Sull'argomento Prisco ha risposto: "I progetti presentati sono questi, alcune associazioni commercianti hanno preferito rinviare l'organizzazione dell'evento alla prossima primavera. Ricordiamo che per aprire l'istanza, è necessario ottenere la presenza del 50% più uno dei commercianti di quel tratto di via".

"Ritardi ingiustificati"

Come detto non sono mancate le polemiche. Intanto la discussione delle due interpellanze presenti è cominciata con una ventina di minuti di ritardo. "Esempio vero di sciatteria e di mancato rispetto per i partecipanti alla seduta. Tutti abbiamo impegni, non è così che si gestisce un centro civico" ha attaccato il capogruppo di Fi, Davide Balena, insieme al collega di minoranza Vincenzo Macrì (Fdi). Da qui la decisione di fare ostruzione. "Non avevano il numero legale (mancavano due persone), è questa la motivazione del ritardo" hanno concluso i consiglieri in minoranza.

Philippe Versienti

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