Si è conclusa con 7 voti astenuti, 2 contrari, 2 assenti, 14 favorevoli - e un fiume di polemiche e attacchi frontali - la votazione della delibera che sancisce l'entrata nella Giunta della Circoscrizione 8 di tre nuovi componenti. Una data da ricordare, quella del 7 luglio, perché mette la parola fine (per modo di dire) a polemiche iniziate nell'autunno del 2024.
La nuova Giunta
Il ruolo di coordinatore al Bilancio è stato preso da Riccardo Tassone (Pd) che a partire dalle prossime settimane sostituirà la dimissionaria Elena Di Bella (la cui notizia è trapelata a fine giugno) che con poche parole ha ringraziato i colleghi per questi tre anni di lavoro.
"Le mie dimissioni - ha precisato - sono nate per molti motivi, tra cui la necessità di mantenere un equilibrio di competenze. Ma credo che come maggioranza continuerà a esserci una continuità di intenti". Della commissione Sanità si occuperà la consigliera del Pd, Francesca Varesio, chiamata a sostituire la dimissionaria, Noemi Petracin.
Infine l'asse Cultura e Sport, vacante dopo le dimissioni di Enrico Foietta, è stato preso in carico dal professor Michele Guggino. Eletto anche un nuovo vicepresidente: si tratta del coordinatore al Commercio, Dario Pera.
Tutti contenti?
Di certo non si è trattato della più facile delle delibere. Anzi, per qualcuno della maggioranza è stata una decisione amara. "Questa delibera a me non piace, avrei preferito discuterla punto per punto. Ma ho votato a favore per spirito di maggioranza" ha precisato con onestà intellettuale il capogruppo dei Moderati, Antonio Palumbo, davanti al presidente.
Tirato in volto il coordinatore alla Viabilità, Alberto Loi Carta, che se da una parte ha ringraziato il presidente Miano "che in questi mesi si è sobbarcato un impegno ben maggiore di quello che spetta a un normale presidente, prendendosi un bel mal di pancia…" dall'altra ha richiamato i civici "a fare fronte comune".
Non commentando (di proposito?) le accuse mosse dal consigliere della Lista Civica per la 8, Alessandro Lupi, che ha accusato apertamente la maggioranza di voler far fuori dalla Giunta proprio Loi.
Accuse su accuse
"In un momento di difficoltà io e Roberto Passadori abbiamo dato la nostra disponibilità alla maggioranza, per rafforzarla e arrivare bene alla fine del mandato. Ma le cose sono andate diversamente" è l'accusa mossa da Lupi ai colleghi. Lupi che è rimasto in minoranza, con Passadori che ha seguito il compagno civico passando il Rubicone.
"Abbiamo scoperto da una mail che la maggioranza si sarebbe allargata. E che forse le intenzioni erano altre. Davanti a tutto questo abbiamo deciso di fare un passo indietro. E pensare che, alla fine, saremmo entrati anche senza una commissione..." ha concluso. "Per me è stato un grande dispiacere - ha aggiunto Passadori - soprattutto vedere la Quinta commissione vuota per un anno. Poi è toccato alla Quarta. Ed è incredibile che non si sia riusciti a risolvere questo problema in tempi normali. Quando io e Lupi ci siamo mossi, magicamente, si sono svelate le carte sul tavolo. Così, alla fine, hanno preferito mandare in minoranza due consiglieri che hanno portato i voti a Lo Russo".
Accusata di essere passata dalla minoranza alla maggioranza, la consigliera del gruppo misto di maggioranza Felicittà, Serena Fiorelli (ex Futura per i Beni Comuni), si è difesa spiegando le sue ragioni. "Non mi aspettavo di essere tirata in mezzo pubblicamente - ha replicato - Ho fatto campagna in una lista civica che promuoveva dei valori per cui mi rispecchiò ancora, ma se ho portato avanti questo passaggio non è certo per tradirli. Ho solo capito che a un certo punto la mia etica e i miei valori li avrei potuti sostenere meglio altrove, mi sento più brava a proporre e a progettare che a fare opposizione".
In supporto alla collega Fiorelli, anche la coordinatrice all'Ambiente Giovanna Garrone che ha parlato di "attacchi ingiustificati, non essendo l’unica persona che ha cambiato partito...".
In politica, tuttavia, i rancori sono fatti per essere insabbiati con il tempo. E ora la parola - usando un termine calcistico - passerà al campo, toccherà ai nuovi coordinatori proporre idee e chiudere la porta delle polemiche. Come ha fatto il presidente, Massimiliano Miano. "Dispiace vedere dei colleghi eletti in maggioranza passare all’opposizione ma la delibera approvata non cancella ciò che c’è stato in passato...".