Intervenire al posto dei privati, per poi rivalersi su di loro. E' la soluzione messa in campo dall'amministrazione comunale e dalla Circoscrizione 3, che si è fatta via vai sempre più impellente. Specie dopo l'incendio che ha colpito il giardino privato di via Col di Lana, all’angolo con via Chambery, un’area abbandonata del quartiere Pozzo Strada e al centro delle lamentele dei residenti da oltre un decennio. L’ultimo rogo, scoppiato la notte del 20 giugno, ha mandato in fumo sterpaglie e materiale accumulato, generando timori per la sicurezza delle circa 200 famiglie che vivono nei palazzi circostanti.
"Cosa stiamo aspettando?"
“L’incendio è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è vergognoso che una situazione del genere venga ignorata ormai da 13 anni. Possibile che la Città non intervenga?" è il commento, rilasciato nell'ultimo Consiglio, da Stefano Bolognesi (Fdi).
Abbandonato dal 2012, dopo l’avvio dei lavori per box auto mai terminati, il giardino si è trasformato in una sorte di cantiere fantasma. Tra topi, spazzatura e un rischio (concreto) dal punto di vista sicurezza. Ovvio seguito sono state le raccolte firme e le proteste da parte delle famiglie della zona.
"Interveniamo noi"
Sul caso, in risposta all'interpellanza, è intervenuta anche la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise, sottolineando le difficoltà legate alla gestione dell’area ed evidenziando come il giardino sia privato e non pubblico. "I proprietari sono cinque e vivono in città diverse, fattore che rende difficile interagire con tutti - così Troise -. L’amministrazione se ne è sempre occupata, recentemente con una diffida. In ultimo abbiamo pensato a una soluzione che potrebbe essere quella giusta: intervenire al posto dei privati e poi rifarsi su di loro, l’iter è già stato avviato e abbiamo superato l’avvocatura”.