S. Salvario / Lingotto - 07 novembre 2025, 12:48

Via Rocca de’ Baldi, arrivano i primi ospiti del Cas? il video di un residente riaccende la polemica

Il filmato mostra l’ingresso di alcuni ospiti nell’ex Telestudio, con tanto di borse in mano

Movimento in via Rocca de Baldi

Movimento in via Rocca de Baldi

Un video amatoriale, girato da un balcone, ha riacceso il dibattito sul futuro dell’ex sede di Telestudio in via Rocca de’ Baldi 20, nel quartiere Nizza Millefonti. Nelle immagini, registrate ieri, si vede un furgone bianco fermarsi davanti all’ingresso dell’edificio e alcune persone scendere una alla volta, con borse e zaini in mano, per poi entrare nella struttura che, secondo il progetto del Ministero dell’Interno, ospiterà un Centro di Accoglienza Straordinario (Cas).

Il filmato, di circa un minuto, è stato inviato in forma anonima ai residenti e ha rapidamente fatto il giro dei gruppi WhatsApp e dei canali social della zona. Per molti cittadini rappresenterebbe la conferma dell’avvio operativo del centro, nonostante il mancato chiarimento ufficiale da parte delle autorità.

L’attesa di una decisione formale

La struttura di via Rocca de’ Baldi, di proprietà privata, è al centro del confronto tra Comune di Torino e Prefettura, in attesa del via libera definitivo per il cambio di destinazione d’uso necessario a renderla pienamente operativa come centro di accoglienza. Tuttavia, dopo mesi di discussione, non risulta ancora pubblicata alcuna comunicazione ufficiale di apertura.

La comparsa dei primi ospiti, dunque, ha sorpreso i residenti che chiedono chiarimenti sui tempi e sulle modalità di attivazione del Cas.

Cresce la preoccupazione tra i residenti

Il comitato spontaneo di quartiere, che da mesi contesta la scelta di aprire una nuova struttura di accoglienza in una zona già definita “fragile” dalle istituzioni, ha espresso preoccupazione. “Il video parla da solo - si legge in un messaggio diffuso dal gruppo -. Ci era stato detto che il progetto era in stand-by, invece l’edificio sembra già operativo”.

Già in estate, oltre 450 cittadini avevano sottoscritto una petizione per chiedere di sospendere l’autorizzazione, sostenendo che l’area, compresa tra corso Spezia e via Nizza, presenta criticità di sicurezza e carenza di servizi. Non sono mancate, inoltre, anche le manifestazioni di protesta.

Le reazioni politiche

Sul fronte politico, le opposizioni tornano a chiedere trasparenza. “Se davvero il Cas è entrato in funzione, la Prefettura e il Comune devono dirlo chiaramente ai cittadini” hanno commentato i consiglieri della Lega, Claudia Amadeo, Stefano Delpero e Gerardo Mancuso, già autori di un primo documento. Sul caso si erano esposti anche il consigliere comunale della Lega, Fabrizio Ricca, e i consiglieri Federica Scanderebech (Fi) e Ferrante De Bendictis (Fdi). 

Mentre la Città aveva ribadito il concetto che l’uso effettivo dell’immobile - come nel caso dell’eventuale apertura di un Cas - è competenza del Ministero dell’Interno tramite la Prefettura di Torino. Dal canto suo il presidente Massimiliano Miano invita alla prudenza, sottolineando la necessità di verificare la provenienza e l’attendibilità del video. "Tuttavia sto preparando un incontro pubblico con la Prefettura" conclude Miano.

Philippe Versienti

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