S. Salvario / Lingotto - 21 novembre 2025, 07:12

Cas di via Rocca de’ Baldi, la prefettura assicura: "Massima attenzione e vigilanza H24"

Incontro con i cittadini e la cooperativa Le Soleil: "Si lavora su inserimento scolastico e percorsi di integrazione"

L'incontro tra i cittadini, il viceprefetto e la cooperativa Le Soleil in via Rocca de' Baldi

L'incontro tra i cittadini, il viceprefetto e la cooperativa Le Soleil in via Rocca de' Baldi

In via Rocca de’ Baldi il traffico della sera scivola come sempre, ma basta avvicinarsi ai civici 18 e 20 per capire che qualcosa è cambiato. Le luci interne dei due edifici sono accese. Sono i nuovi arrivati, 58 richiedenti asilo che per la prima volta nella loro vita dormono in un quartiere (Nizza Millefonti) che non conoscono e che forse non li conosce ancora. Motivo che ha portato la Circoscrizione 8 a organizzare un incontro pubblico, chiarificatore, tra i cittadini, la cooperativa Le Soleil, che gestisce la struttura, e la prefettura.

Vigilanza ma non solo

"Vigilanza operativa 24 ore su 24, sette giorni su sette". E' il dettaglio fornito che racconta molto della tensione che aleggia nel quartiere, una zona segnata negli ultimi anni da spaccio, controlli serrati, incursioni quotidiane nei giardini Maiocco e intorno a via Nizza. Quel “Via Nizza non è Cavoretto” ripetuto dai residenti come un mantra, quasi per proteggere il proprio perimetro emotivo oltre che urbano.

Dentro, però, la vita scorre in un altro modo. La cooperativa Le Soleil, che gestisce la struttura, ha iniziato a raccogliere le iscrizioni per i corsi del Cpia di Mirafiori Sud: due ore al giorno, dal lunedì al giovedì, per imparare l’italiano. “Non vogliono perdere il permesso: dopo due mesi possono cercare lavoro”, spiega il presidente, Roberto Trabasso, provando a tranquillizzare gli animi. La struttura ospita ragazzi, bengalesi, egiziani e sud-sudanesi.

Fino a 100 persone

A pieno carico i due immobili potranno arrivare ad accogliere fino a 100 persone. La Prefettura, che ha attivato il Cas tramite gara a evidenza pubblica, sottolinea come la scelta sia stata dettata dall’urgenza: “In tutta la provincia ospitiamo 4.834 richiedenti asilo e avevamo quasi 200 persone in lista d’attesa, con i posti esauriti. Le due strutture sono state concesse proprio per far fronte a un obbligo internazionale”. Secondo il vice prefetto, al momento non sono previsti nuovi arrivi, ma resta un possibile preavviso di 24-48 ore.

Ogni ospite firma un regolamento interno: in caso di violazioni non è possibile revocare vitto e alloggio, ma si possono sospendere alcuni servizi o procedere al trasferimento in altri Cas. “Gli episodi incivili sono una minoranza - sottolinea la Prefettura -, e siamo in costante contatto con i gestori”.

La cooperativa: “Non un parcheggio, ma un percorso”

Trabasso spiega l’impostazione: “Abbiamo 50 lavoratori, soprattutto donne. L’obiettivo non è parcheggiare le persone, ma formarle, inserirle nei percorsi scolastici e accompagnarle verso l’autonomia”.

Gli ospiti ricevono 2,5 euro al giorno per spese essenziali, mentre sul fronte dell’integrazione sono in partenza vari percorsi. La cooperativa, inoltre, sta attivando corsi interni di italiano.

Le preoccupazioni del territorio: “Il quartiere è fragile”

Il contesto, però, è delicato. Lo ricorda l’assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca: “Nizza Millefonti viene da mesi difficili, tra zona rossa e fenomeni di spaccio. Per questo abbiamo chiesto prudenza e maggiore trasparenza. Il modello di Cavoretto funziona, ma via Nizza è un’altra storia: serve il massimo controllo per evitare che i giovani ospiti cadano nei giri poco nobili del quartiere”.

La Circoscrizione 8, con il presidente Massimiliano Miano, ha raccolto le preoccupazioni dei residenti, più volte espressi anche tramite il comitato di zona. “Siamo andati a visitare il Cas per capire come verrà gestita questa realtà che resterà sul territorio finché sarà necessario. Le criticità sociali del quartiere sono note”.

A ricordare il clima di tensione che si è creato nei mesi (per una mancanza di dialogo tra le amministrazioni e la cittadinanza) è anche la consigliera della Lega Claudia Amadeo, che ha fortemente voluto questo incontro: “Sono state raccolte oltre 300 firme. Il silenzio degli ultimi mesi non ha aiutato: ora vogliamo che tutto funzioni al meglio”.

Philippe Versienti

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