Il Consiglio Regionale pronto a varare lo scorporo del Sant'Anna dalla Città della Salute, ma le opposizioni e la Rete +194 Voci dicono no. Oggi a Palazzo Lascaris prenderà il via l'iter di accorpamento del nosocomio dedicato alla salute della donna con il Regina Margherita.
Opposizioni contrarie
Un'operazione che riporterà quindi le due strutture sanitarie ad essere unite, come era fino ad un decennio fa. Una decisione sbagliata per l'ex primario Tullia Todros, già professore ordinario di ginecologia ed ostetricia: "Noi chiediamo che il Sant'Anna non venga scorporato dalla Città della Salute: per fare prevenzione serve un approccio multidisciplinare, soprattutto quando sono patologie complesse".
La proposta in discussione prevede quindi che l'ospedale per le mamme venga staccato amministrativamente dalla Città della Salute, mentre nel futuro sarà inserito nella stessa struttura del Parco della Salute in costruzione vicino al Grattacielo della Regione.
La replica
Sarà poi collegato con una passerella con la torre pediatrica del Regina Margherita. "Voglio rassicurare che il Sant'Anna - ha chiarito l'assessore alla Sanità Federico Riboldi - non sarà isolato, ma andrà a creare una nuova azienda con il Regina Margherita per migliorare la gestione e suddivisione della presa in carico".
Da tempo si dibatte come la Città della Salute sia troppo grande e quindi anche di difficile gestione. "Nella nuova casa miglioreranno - ha aggiunto l'esponente della giunta regionale - i percorsi disciplinari: non verrà lesa in nessun modo la medicina di genere. In parallelo viene valorizzato il percorso mamma-bambino".






